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Napoli gioca a basket, Cassino fa pugilato. Vince Cuore Napoli e si va sull’1-1

Vince Gara-2 al Palabarbuto 85-78. Ottimo match fino a metà gara, poi gli ospiti la mettono sulla rissa. Ma Ponticiello e i suoi non perdono la calma. Ora due trasferte nel Lazio.

Napoli gioca a basket, Cassino fa pugilato. Vince Cuore Napoli e si va sull’1-1
Maggio, capitano del Napoli Basket

Napoli sanghe e anema

È una Napoli sanghe e anema quella che al Palabarbuto pareggia la serie con Cassino. Domenica scorsa i bianco azzurri sono stati sconfitti in casa nella prima gara della semifinale playoff, che prevede cinque sfide tra le due compagini.  Gara due parte col botto, pronti via ed il lucchese che ascolta Mimmo Dany apre il suo Bar e offre tre cicchetti con mitraglia. Il Palabarbuto è un inferno, canta e spinge e cosi Mastroianni, l’airone con la cazzimma sceglie la serata in cui far spiccare il volo al suo talento. Gli ospiti ci provano con Bagnoli ma lo Zio non ci sta e difende e cala rimbalzi come dolci ciliegie succose. Maggio orchestra, e il primo quarto si chiude 27-16 per i partenopei.

Ponticiello sta ai playoff come Belen ai likes

Coach Ponticiello sta ai playoff come Belen ai likes su facebook, per questo capisce che in quel palazzetto chiunque vuole togliersi lo schiaffo di gara uno dalla faccia, e pertanto lancia Murolo e Marzaioli. Il folletto con la faccia di uno che ha appena scoperto che gli hanno fregato lo stereo dall’auto, mette due bombe, penetra in faccia  alla difesa laziale, e pressa ogni cosa. Marzaioli, il ragioniere, colui che sa sempre cosa fare ed infatti realizza otto punti nella prima fazione, due sulla sirena con una “barsanata” da dietro al ferro, per intenderci. Al riposo lungo si va col punteggio di 50-29!

Cassino trasforma il parquet in un ring

Al rientro, i laziali si trasformano. Lasciano negli spogliatoio insieme ai ventuno punti di scarto anche l’idea di pallacanestro e cominciano la loro riconquista del ring. Protagonista tale Biagio Sergio, modesto giocatore fisico, che prima prova ad azzoppare Nikolic e poi riesce a mandare a tappeto Barsanti, sotto gli occhi increduli di duemila persone. Rottura dell’arcata sopraciliare tre punti di sutura, e clamorosa non espulsione del lungo di Cassino.  Attimi di successiva confusione che portano i napoletani a spegnere la luce. Petrucci e Birindelli riportano in auge i viaggianti, mentre per Napoli solo Mastroianni riesce a tenere a distanza i laziali. Il terzo periodo si chiude col punteggio di 67 a 53.

Capitan Maggio e il bambino slavo

Il quarto quarto si apre con un parziale di Cassino e coach Ponticiello chiama subito time-out. Sale l’ansia a Napoli, con il nove ancora a farsi medicare, e gli ospiti che continuavano il loro personalissimo incontro di pugilato mascherato in una zone press tutto campo. Quando la lucidità prova ad abbandonarti, come quando resisti con gli occhi aperti per finire di guardare un film ma niente, la palpebra cala, ci vuole qualcuno che ti strattoni e ti riporti vigile. Maggio, il capitano, prende sulle spalle la paura e la trasforma in una tripla.

Poi ci pensa il bambino slavo, un giocatore che quando toglie pausa all’on demand regala azioni da goduria pura per gli amanti del genere. Quindi capitan Maggio dà il via e Mastroianni, Nikolic e lo Zio spediscono al tappeto il pugile venuto a Napoli con l’aria da bullo.

La partita si chiude 85-78 ora i ragazzi di Patron Ruggiero giocheranno venerdì e domenica a Cassino, sperando che siano partite in cui a prevalere siano gli aspetti tecnici e tattici. Non provate a fermare questi ragazzi, che hanno promesso agli dei del basket di riportare Napoli nell’Olimpo. Serve una vittoria per pareggiarla e per assicurarsi la bella a Fuorigrotta, ma noi ci accontentiamo anche di vincerle entrambe, in trasferta, per chiuderla subito. Sanghe e Anema, fino a che non ci sediamo in Paradiso.

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