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Nikolic non basta, Napoli Basket perde gara 3 a Cassino (è sotto 2-1)

La squadra di Ponticiello comanda fino all’ultimo quarto, poi cede ai supplementari in un clima da bolgia. Domani gara 4 a Cassino: se vincono i laziali, è finita

Nikolic non basta, Napoli Basket perde gara 3 a Cassino (è sotto 2-1)
Nikolic

Domenica l’ultima chance per andare alla “bella”

Napoli cade a Cassino in gara 3. Ora è decisiva la partita di domenica, sempre in terra laziale. I briganti partono forte, tutti con la fascia bianca nei capelli in onore di Andrea Barsanti, e fanno capire subito che fanno sul serio già da questa prima in trasferta.  Zio Njegos non teme il fattore campo e trascina i suoi, insieme al bimbo slavo Nikolic che dopo gara 2 sembra essersi sbloccato definitivamente. I tifosi di Napoli si fanno sentire, assiepati insieme ai dirigenti in una sorta di sky box a forma di gabbia con vetro tutto intorno. Incubati, in terapia intensiva perché le coronarie scoppiano d’amore per questo gioco che ha riconquistato la città. 

Napoli parte forte

Avevamo pronosticato un capitano sugli scudi e infatti Maggio, il cuore di Napoli, trascina i suoi e alla fine del secondo quarto. Il tabellone segna 28-40. Questa serie è stata caratterizzata da questo trend: Napoli scappa, Cassino si riorganizza e ricuce. Il terzo quarto vede i padroni di casa affidarsi a Petrucci che piano piano riporta i suoi a contatto con i blu di patron Ruggiero che provano ad amministrare il vantaggio con Mastroianni e Visnijc. Fino all’ultimo periodo dove avviene l’incredibile.

La rimonta di Cassino e il miracolo di Nikolic

Cassino ci crede, e spinto dal solito Petrucci riprende, e sorpassa Napoli. Il palazzetto, per intenderci è un catino, il caldo è soffocante, e gli spazi di aria sono tappati da numerose persone.  I laziali cantano, e sono convinti, ma Maggio con una tripla fa capire a tutti che non è che sono cosi disposti a cedere per qualche punto sotto, e mette la bomba del meno due. L’incredibile, però, avviene quando a quattro secondi la palla dello Zio del sorpasso sbatte sul ferro, ma dal nulla sbuca un uomo, una figura mitologica metà slavo-metà napulegno e con una cazzimma di uno cresciuto alla Sanità, vola raccoglie la palla all’altezza del soffitto, ed inchioda una schiacciata che spegne ogni coro, che prende e porta i suoi al pareggio, e girandosi in cuor suo ci dice “e mo’ chiamatemi ancora bimbo!”. Signori, Nikolic.

I supplementari

Ai supplementari l’inerzia è tutta partenopea, cinque a zero per la compagine di Coach Ponticiello, che però cede in difesa e regala viaggi in lunetta a Bagnoli e compagni, che incredibilmente pareggiano e ribaltano segnando solo dalla linea del tiro libero. Napoli ha ancora la palla del pareggio ma non entra e alla fine finisce 91-86 per Cassino.

Domenica, ci sarà gara quattro, l’ultima possibilità di portare la bella al Palabarbuto. Bisogna restare sereni e tenersi per mano per superare, saltando insieme, questo ostacolo sulla strada della finale. In un deserto, in una foresta, in un’isola deserta, ciò che fa sopravvivere è la conoscenza dei propri limiti, e la consapevolezza delle proprie certezze, cui affidarsi.

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