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Quagliarella: «Il Napoli ha il suo percorso, lo striscione di marzo mi ha fatto sentire di nuovo azzurro»

L’intervista del Mattino a Favbio Quagliarella: «I tifosi del Napoli ora sanno quello che mi è successo, questa è la cosa più importante».

Quagliarella: «Il Napoli ha il suo percorso, lo striscione di marzo mi ha fatto sentire di nuovo azzurro»

L’intervista a Il Mattino

Il match contro il Napoli, il dramma personale che ha caratterizzato gli ultimi anni della vita e della carriera. Ma non solo, anche lo stato dell’arte del calcio, napoletano e italian. Fabio Quagliarella, alla vigilia di Sampdoria-Napoli, parla di un po’ di cose a Il Mattino. A cominciare dal sesto scudetto di una serie apertasi quando c’era anche e ancora lui, con i bianconeri di Torino: «La Juve sta consolidando il suo percorso, i termini di paragone sono alti. Sono al sesto scudetto, alla seconda finale di Champions. Il Napoli sta percorrendo la sua strada, il suo progetto mentale, tecnico, tattico. Il “tutto subito” nel calcio può essere casuale, mentre è la costruzione nel tempo che porta al risultato. E il Napoli lo fa attraverso un gioco spettacolare».

L’idea di Quagliarella a Napoli, oggi e ieri. E una carriera inficiata da una vicenda personale drammatica: «Sarei in panchina, oggi! Scherzi a parte, istintivamente mi viene da dire che il mio rapporto con Napoli sarebbe stato condotto diversamente, e quindi magari qualcosa poteva cambiare. Ma sono orgoglioso del legame che ho costruito con i tifosi della Sampdoria».

Insigne e il “nuovo” rapporto di Quagliarella coi tifosi azzurri

Insigne come simbolo del percorso del Napoli: «Sono contento per lui, rientra in quel percorso che la squadra di Sarri sta facendo. Ma comunque vada, la dieci sarà sempre di Maradona. Giustamente».

Il nuovo rapporto di Quagliarella con i tifosi del Napoli: «Tutto quello che Napoli e i tifosi di Napoli mi hanno dato in questi ultimi mesi è nettamente superiore a quello che ho dovuto sopportare allora. I tifosi del Napoli ora sanno, ed è questo che conta per me. La carriera di un calciatore finisce, la vita di un uomo continua. Giocare di nuovo nel Napoli? L’ho già fatto il 21 marzo, quando al San Paolo hanno esposto quello striscione per me».

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