Guidava parlando al cellulare. Ha reagito in malo modo alla richiesta di documenti. Adesso se ne occupa la Procura di Torino. In passato, insultò i carabinieri chiamandoli terroni

È recidivo
Massimiliano Allegri ci ricasca. Litiga con i vigili urbani, a Torino, rei di averlo fermato per un’infrazione al codice della strada (guidava parlando al cellulare) nei giorni precedenti Cardiff e di averlo trovato senza patente. Indispettito per la richiesta di documenti, l’allenatore della Juventus – che questa mattina dovrebbe firmare il rinnovo di contratto – li avrebbe definiti due volte falliti. Già in passato, nel 2010, aveva insultato i carabinieri che lo avevano fermato a Livorno definendoli terroni.
I vigili urbani – che, ironia della sorte, svolgono il servizio scorta alla Juventus – hanno fatto rapporto e adesso è tutto sulla scrivania della pm Patrizia Caputo.
Scrive così La Stampa di Torino:
Se tutto fosse filato liscio il mister se la sarebbe cavata con una multa di circa 100 euro e qualche punto in meno sulla patente. Ma, stando alla relazione inviata alla procura, la situazione sarebbe degenerata con un bisticcio con i vigili, nel quale Allegri avrebbe dimostrato scarso fair play. Sarebbero volate male parole e insulti a danno degli agenti, tanto da ipotizzare un profilo di oltraggio. Durante la lite in strada, gli agenti della pattuglia hanno chiamato i superiori per informarli in diretta di quanto stava avvenendo sotto i loro occhi.
Secondo la ricostruzione dei vigili – scrive La Stampa – “Allegri non avrebbe avut con sé la patente e il litigio sarebbe iniziato alla richiesta degli agenti di mostrare i documenti. Indispettito, li avrebbe anche apostrofati, mentre scrivevano il verbale, come «falliti»: parola che ricorrerebbe ben due volte nel rapporto mandato in procura”.