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Il nuovo attivismo di De Paola che rivoluziona la Juve: «Servirebbe Hummels, voci di addii bianconeri»

Il quotidiano in edicola e le parole a Mediaset sono un’ulteriore conferma di un movimento interno di critica da parte del direttore e di Tuttosport.

Il nuovo attivismo di De Paola che rivoluziona la Juve: «Servirebbe Hummels, voci di addii bianconeri»

Intervento a Sportmediaset

Paolo De Paola è irrefrenabile. Il direttore di Tuttosport è sceso di nuovo in campo, oggi, dopo la strana doppia prima pagina di ieri e gli attacchi frontali a tutta la Juventus. Un attivismo che Massimiliano Gallo ha provato a spiegarsi adducendo alle probabili decadenza e successione di Agnelli. In ogni caso, al di là di queste ipotesi, c’è da registrare un movimento importante nella redazione di Tuttosport, che nell’edizione stamani in edicola e nelle parole del direttore a Sportmediaset disegna una Juve nuova. Insospettabilmente nuova. Più forte, probabilmente. Diversa, sicuramente.

In rapida successione: sul quotidiano in edicola, si parla di colpi in entrata. Di Douglas Costa, Di Maria, James Rodriguez, Matic, Bernardeschi, Iniesta. Si scrive di come Higuain non abbia «spezzato la sua maledizione», si spiega a Dybala che se farà come Cristiano Ronaldo vincerà il Pallone d’Oto (toh).

Il vero scossone di De Paola, però, arriva a 442, trasmissione di approfondimento di Sportmediaset. Intervistato in diretta, il direttore si lancia in una serie di proposte, annunci e indiscrezioni di mercato che è possibile rileggere in blocco sulla pagina Twitter della redazione sportiva. Vi riportiamo quelle più interessanti, in blocco: «Servono altri top player. Non come Dani Alves, più attuali. Magari un altro difensore accanto a Bonucci, di quella pasta, un costruttore di gioco. I nostri calciatori di fascia erano inibiti, anche il centrocampo va rinforzato. La delusione? C’è, registriamo qualche rumors strisciante di possibili addii. La rosa va ringiovanita. La doppia prima pagina? Abbiamo voluto sottolineare i trionfi italiani e la delusione europea». Ecco, appunto. È un attivismo strano per Tuttosport. Che ci aveva abituato ad altro. Il vento sta cambiando, probabilmente.

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