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Caro Napoli, stiamo dimenticando il problema Reina

La sindrome di Pollyanna fa dimenticare le grane. Il mercato del Napoli sarà incompleto se non arriverà un portiere più affidabile di Pepe

Caro Napoli, stiamo dimenticando il problema Reina

Il periodo dell’ottimismo

I mesi di luglio e agosto rappresentano, per i tifosi di calcio, il periodo della speranza e dell’ottimismo. Tutti siamo colpiti dalla sindrome di Pollyanna. Nessuno è escluso. Anche noi Napolisti. Leggendo il giornale in questi giorni mi sto rendendo conto che anche gli autorevoli colleghi della nostra testata sono affetti da questa patologia. Non costa nulla al tifoso del Chievo pensare di vincere lo scudetto perché in questa fase dell’anno ha gli stessi punti (zero) della Juve; non c’è nessuna differenza per i tifosi del Benevento tra Ciciretti ed Higuain perché entrambi, durante il solstizio estivo, hanno gli stessi gol (zero). Mi sembra che anche noi abbiamo dimenticato il vero problema tecnico del nostro Napoli: oggi Reina vale quanto Buffon perché entrambi hanno subito lo stesso (zero) numero di gol! Speranza ed ottimismo che oscurano lo sguardo obiettivo e determinano false illusioni.

Ricordare solo gli aspetti positivi

La sindrome di Pollyanna produce la convinzione radicata che ogni cosa andrà bene in futuro, che ogni problema sarà risolto e che ogni difficoltà sarà superata. Ogni evento negativo del passato è interpretato e riletto in modo ottimista.

Tale sindrome consiste nel ricordare e comunicare soltanto quegli aspetti positivi degli eventi (la leadership e la capacità di giocare con i piedi di Reina), ignorando completamente quelli negativi (le papere e il non essere decisivo di fronte ai pochi tiri in porta che riceve il Napoli). Tale selettività conduce a una distorsione sistematica della realtà e a una interpretazione ingenua delle situazioni.

Siamo tutti accecati solo dalla voglia di far passare in fretta questi 50 giorni di aspettative ingannevoli per capire l’effettivo valore dei giocatori acquistati e semmai poi renderci conto della complessità delle cose e delle difficoltà che dobbiamo affrontare. Il mercato del Napoli finora e’ semplicemente “normale”. E questo non perché gli acquisti finora effettuati non siano all’altezza dell’unico traguardo che dobbiamo porci. Ma perché non abbiamo ancora risolto il vero problema che ci tiene ancora distanziati 6-7 punti dalla squadra che vincerà lo scudetto. Se non compriamo un portiere più efficiente, il nostro mercato non garantirà il salto di qualità necessario per vincere il tricolore.

Purtroppo, come dicevo, la sindrome di Pollyanna è cronica. Non si guarisce e io sono ottimisticamente convinto che il nostro presidente non ci deluderà. Si può solo cercare di controllarne i sintomi. Io sono sempre molto attento, e cerco di non assecondare troppo il mio ottimismo. Ma se voi vi accorgete che ogni tanto formulo previsioni troppo azzardate e infelici, non pensate male di me: sono semplicemente malato, e merito tutta la vostra umana comprensione!

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