Una piccola ma significativa lezione di mercato calcistico da Torino: “I ricchi del calcio sono sempre più ricchi”, la Juve fa fatica a competere.

L’articolo de La Stampa
All’indomani della proposta del presidente Uefa Ceferin sul salary cap, La Stampa dedica un interessante approfondimento al tema degli stipendi calcistici. Il titolo è autoevidente: “Sempre più ricchi”. Il riferimento immediato è ai grandi club, che spostano sempre più in là la frontiera del business calcistico.
«Le trattative con la Premier non sono mai troppo lunghe, il prezzo non è un problema». Questa quote fa riferimento all’agenzia Promosporte, che l’anno scorso ha aperto una filiale a Manchester e ha “accompagnato” Bailly, difensore ivoriano del Villarreal, al Manchester United. Costo del cartellino: 38 milioni di euro. Più o meno la stessa cifra pagata dal Chelsea per Rudiger, tra scetticismo e critiche dei tifosi. Del Chelsea.
L’esempio di Alex Sandro
La differenza la comprendi analizzando il caso di mercato Alex Sandro: il Chelsea sta offrendo all’esterno brasiliano uno stipendio doppio rispetto a quello pagato finora dai bianconeri. «Marotta – si legge sulla Stampa – sta cercando di aumentare l’offerta e proporre il rinnovo al calciatore, ma è sempre più difficile resistere».
Si parla di fatturato, perché il punto è lì: il Napoli ha difficoltà a raggiungere la Juventus, la Juventus ha difficoltà nel raggiungere i top club. I bianconeri, secondo il quotidiano torinese, sono alla ricerca di un terzino destro (Danilo o Aurier) e di un centrocampista (sondato Matuidi), in attesa di Bernardeschi. Che arriverà per 40 milioni, una cifra importantissima per il nostro calcio. Ma molto indietro rispetto a quelle dei top club.
La forza finanziaria contestualizza gli investimenti, definisce la dimensione dei club, quindi degli organici a disposizione degli allenatori. Piaccia o meno. È bello che lo spieghi La Stampa da Torino, città dove “risiede” la Juventus. È una piccola, grande lezione di mercato. Da appuntare come promemoria, quando saranno gli altri a parlare (a volte troppo) del fatturato.