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I cinque gesti tecnici di Nizza-Napoli: Insigne magnifico, Zielinski lancia e corre

Il match di ieri in pillole: ci sono anche il pallone geniale di Hamsik sul primo gol del Napoli e il palo colpito da Mertens pochi minuti dopo.

I cinque gesti tecnici di Nizza-Napoli: Insigne magnifico, Zielinski lancia e corre
Play-Off Champions League - Nizza v Napoli - Zielinski con Dante / Foto Matteo Ciambelli

La discesa di Insigne

Un mix di giocate utili ma anche da fenomeno. Lorenzo Insigne da Napoli è, ad oggi, il miglior calciatore italiano, e ringraziamo Antonio Di Gennaro, commentatore Premium Sport, per averlo finalmente detto a chiare lettere. La giocata più bella della partita di ieri è nel finale di primo tempo: accelerazione spaventosa sulla sinistra in ripartenza, conduzione di palla eccellente e un doppio passo a ubriacare il diretto avversario e a impreziosire il tutto. Magnifico.

L’assist di Hamsik

L’importanza del capitano: anche quando lo vedi e lo senti poco, lui c’è e mette sul piatto la sua classe quando c’è bisogno di farlo. Il gol del vantaggio nasce dalla classica combinazione a due sulla sinistra con Insigne e con un assist al laser, con la forza e la precisione giuste a premiare l’inserimento di Callejon che ormai non fa più notizia.

Il palo di Mertens

A Dries, ieri sera, è mancato solamente il gol. Negato prima da Cardinale, poi da un pizzico di imprecisione, quindi dal palo. Come in tutta la serata, Dante ci capisce poco e viene saltato letteralmente come un birillo, prima del tiro del belga che va a incocciare il legno. Poco male, il numero 14 si rifarà in altre occasioni.

La palla di Zielinski per Insigne

Palla avanti, palla indietro e poi l’accelerazione abbagliante, mortifera, in verticale. Il gioco del Napoli è questo e una delle prime giocate di Zielinski lo dimostra: filtrante rasoterra chirurgico di quasi 50 metri a trovare un solissimo Insigne sulla sinistra. Il tiro finale di Lorenzo non rende giustizia a quello che poteva già essere uno degli assist dell’anno.

L’accelerazione di Zielinski

Se ne sentiva la mancanza: uno strappo del polacco, di quelli che fanno male, a seminare avversari in successione. Avere un Piotr nel motore, nei finali di partita, per squarciare linee difensive stanche e sfilacciate, è un valore aggiunto.

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