Bruno Mascolo, il saraceno stabiese di nuovo vicino casa dopo l’esperienza di Torino: «Giocare a Napoli e con coach Ponticiello è il massimo».
Napoli-Torino e ritorno
Dalle falde del Vesuvio alla Mole, per poi ritornare a Napoli sponda Campi Flegrei, precisamente al PalaBarbuto. Lo zolfo nel sangue e nel destino, un pirotecnico boccale di talento, annata 1996. Bruno Mascolo, nuovo acquisto del Cuore Basket Napoli arriva per stupire. Ruolo playmaker per i puristi, per quelli che amano il gioco etichettato, esterno per i parquet, difensore e abile lettore di reading da gioco. Va a collocarsi nella casella tra Carter e Maggio, ma tranquillamente può coesistere con entrambi data la sua duttilità offensiva, e la sua varietà di repertorio.
«Sono due ragazzi meravigliosi- ci dice Bruno, il saraceno stabiese – imparerò molto da loro, sono forti e sembra che ci conosciamo da anni». L’esperienza a Torino, da giovanissimo, ha sicuramente forgiato il suo carattere ed infatti sicuro afferma: «Sono stati quattro anni importanti, sono cresciuto sia come uomo che come giocatore. Ho lasciato lì amicizie che porterò dietro tutta la vita».
L’avventura a casa
Torino è avvolta nella sua esoterica immagine. Ed è sempre troppo estera per uno abituato a stare con i piedi sul lungomare. La città ha comunque segnato il cammino di un talento nostrano che si affaccia di nuovo dal balcone di casa. Che si è conquistato con i sacrifici e le rinunce una possibilità importante nella pallacanestro nazionale. Il saraceno stabiese, che indosserà rigorosamente la sua numero quattordici ( ‘O mbriaco nella cabala, o come uno che in un campo verde si fa chiamare Ciro), si è messo al collo la medaglia d’oro al torneo internazionale di Mannheim, il più prestigioso al mondo per quanto riguarda il settore giovanile, battendo in una partita storica gli Stati Uniti.
Ora arriva nella sua Napoli, con la sua grinta ed il suo carattere sanguigno, con il background di un vecchietto ma con l’entusiasmo di un labrador su una spiaggia affollata da bambini. «Napoli è stata una scelta importante. Giocare in una squadra con compagni forti e un coach come Ponticiello, che colpisce per il suo entusiasmo e la sua attenzione ad ogni particolare durante l’allenamento, è sicuramente il massimo». Bruno c’è e saprà entrare nel cuore dei tifosi, in questo fantastico viaggio che sarà la A2 partenopea. Che il Basket Sia Con Voi!