Il timing di questo titolo su Dybala: il calciatore più costoso di sempre viene “scalzato” da una nomina dell’Uefa tra i migliori dell’ultima Champions?

La notizia e il titolo
Paulo Dybala è stato selezionato dalla Uefa nella rosa dei tre migliori attaccanti dell’ultima Champions. Una notizia importante, che però viene celebrata in maniera un po’ strana dalla Gazzetta dello Sport. Che, nello stesso giorno in cui Neymar diventa il calciatore più costoso della storia, titola così su questo avvenimento: “Dybala scalza Neymar: Paulo come Messi, l’Europa ai piedi del gioiello Juve”. No, non abbiamo esagerato. Noi.
Si potrebbe discutere di tante cose, in merito a questo titolo. L’accostamento a Messi, innanzitutto. L’assenza di Cristiano Ronaldo, destinato a vincere a mani basse il trofeo individuale – e che viene chiamato in causa solo nel sottotitolo. Noi, però, vorremmo soffermarci sul timing. In realtà l’abbiamo già fatto: 24 ore che Neymar diventa il calciatore più pagato della storia, Dybala l’avrebbe scalzato. Ecco, questa costruzione ci pare un tantino irriverente.
In realtà, anche le cifre dicono che questo titolo è almeno “gonfio”: perché se Neymar e Dybala hanno effettivamente segnato lo stesso numero di gol in Champions (4), Messi e Ronaldo ne mettono insieme 23 gol (11 e 12). Ecco, probabilmente allora l’Europa non è proprio ai piedi di Dybala. È ai piedi del portoghese, dell’argentino. Ed evidentemente di Neymar, che giusto l’altro ieri è passato dal Barcellona al Psg. Per 222 milioni di euro.
L’articolo
«C’è un volto nuovo nell’Olimpo del calcio europeo e non ha né meches né orecchini. Paulo Dybala ha buttato Paperon Neymar giù dalla montagna che ospita le divinità del pallone». Questa è la prima frase dell’articolo della rosea. È sempre il timing a non convincerci, perché la realtà dei fatti è tecnicamente esatta, ma il contesto del calcio(mercato) dovrebbe indurre a una cautela diversa con le parole. Anche gli albi d’oro dovrebbero farlo. Anche le presenze e i gol con le Nazionali (77 e 52 col Brasile per Neymar, 8 e 0 per Dybala con l’Argentina) o in Champions League (40 e 21 per O Ney, 18 e 5 per La Joya). Differenza d’età tra i due? Un anno, nove mesi e dieci giorni.
L’ultimo punto interessante riguarda il Pallone d’Oro: «Nell’ultima stagione Dybala ha fatto un netto passo avanti nel processo
di maturazione, tanto che a molti addetti ai lavori non è sembrato azzardato candidarlo per il Pallone d’Oro. Avrebbe potuto completare l’opera con un’altra esibizione da solista nella finale col Real, invece si è presentato in versione lillipuziano all’appuntamento col destino: fragile e fumoso, zavorrato dal peso della responsabilità e forse dal confronto con Cristiano, la divinità portoghese. Più che bocciato, rimandato all’esame di maturità». Una cosa che non è possibile, secondo il nostro ordinamento scolastico. Ma siamo noi, stavolta, ad essere puntigliosi.