I problemi del Nizza di Favre, dal calciomercato al campo: «Una squadra in ricostruzione imprigionata in un gioco di possesso che non crea occasioni».

I nostri avversari
Poco più di 24 ore al match tra Napoli e Nizza, primo grande bivio della stagione azzurra. Gli avversari della squadra di Sarri arrivano a questo match dopo un principio di stagione interlocutorio, contraddittorio. Lo scrive anche L’Equipe, rivista di riferimento per il calcio francese: «Le Gym è una squadra meno tonica rispetto allo scorso anno. Ha iniziato alla grande l’annata, portando a casa la qualificazione contro una squadra importante come l’Ajax, ma poi sono venute fuori le difficoltà con l’inizio della Ligue 1. Due sconfitte di cui è facile capire i motivi».
Una squadra in ricostruzione
Il primo problema, fondamentale secondo L’Equipe, sta in un mercato diametralmente opposto a quello operato dal Napoli. I migliori giocatori della rosa del terzo posto sono stati ceduti: Eysseric alla Fiorentina; Dalbert all’Inter; Baysse al Malaga; Ricardo Pereira al Porto; Belahnda al Galatasaray. I problemi di questo inizio stagione, ovviamente, hanno radici anche in campo. L’Equipe, scrivendo del match interno perso contro il Troyes, parla di «una somma di errori». Sul banco degli imputati Dante, a dir poco disattento in occasione della prima rete dell’ESTAC, ma anche il portiere Cardinale: «Un intervento reattivo sull’1-1, ma un’uscita forse inopportuna sul lancio lungo che ha premiato Niane».
Infine, anche qualche accusa a Favre. Il gioco di possesso sembrerebbe «imprigionare il Nizza», incapace di convertire il dominio del pallone in occasioni da gol. Inoltre, il baricentro della squadra è troppo alto, i recuperi in zona avanzata degli avversari portano sempre alla costruzione di azioni pericolose. «Una squadra che gioca in maniera ultrarapida come il Napoli potrebbe fare male in certe occasioni». Scrive così, L’Equipe. Non ci resta che credergli.