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Bologna-Napoli 0-3, pagelle / È l’anno giusto. Stiamo zitti tutto il campionato

Allan, Reina e Zielinski i migliori in campo. In attesa del ritorno di Hamsik, elogio del silenzio stampa

Bologna-Napoli 0-3, pagelle / È l’anno giusto. Stiamo zitti tutto il campionato

Le pagelle di Bologna-Napoli 0-3

REINA. Vuoi vedere Ilaria cara che davvero è l’anno giusto? Il Pepe ritrovato s’inarca in un’epifania elastica da giovincello e sventa il tiro maligno di Verdi, con la complicità di sorella traversa. Nella ripresa un altro intervento decisivo – 7

Fabrizio mio, per me ogni anno è quello giusto, ma da anni, ogni volta che grido “S-C-U-D-E-T-T-O”, sento un fruscio di mani sui pantaloni e vedo guizzi di membra a toccare ferro. Di certo c’è che Reina stasera ci ha messo le mani almeno due volte (la terza ci ha messo il piede Kalidou) e solo per questo merita la palma di migliore in campo – 7

HYSAJ. È l’anno giusto, dunque, e Hysaj osa tanto, fin dentro il cuore del bunker rossoblu. Non solo, dietro è fondamentale per stoppare Palacio in un momento topico. Evvai così – 7

L’ho trovato un po’ in sofferenza su Verdi, ma, anche soffrendo, ha fatto il suo. Un voto in meno da parte mia – 6

Il sacrificio della spalla di Vlad

CHIRICHES. È l’anno giusto e al povero Chiriches tocca il sacrificio fisico: s’immola in volo di testa e ci rimette la spalla. Prima dell’oblazione all’oscura divinità dell’anno buono, si prende un giallo – 6,5

Parte in sordina poi si riprende, fino all’infortunio. La spalla varrà pure l’anno giusto – 6

ALBIOL dal 42’ del primo tempo. L’Ispanico è uomo d’ordine e si ritrova in mezzo al campo non previsto. Svetta un paio di volte con la capoccia e conferma la statistica: lui e Koulibaly sono i centrali che subiscono meno gol. Stasera neanche uno: è l’anno giusto – 6,5

Un compito svolto alla perfezione. Sicuramente il difensore giusto – 6,5

Il salvataggio dell’Amato Senegalese

KOULIBALY. È l’anno giusto e tra le varie prodezze dell’Amato Senegalese si staglia fulgido il salvataggio su quel rimpallo da infarto – 7

Il piede giusto, in attesa di sapere se sarà giusto anche l’anno – 7

GHOULAM. È l’anno giusto perché fa un secondo tempo da leone senza troppi cross. Argina, contiene, palleggia e quando perde il tempo per il tiro vede Callejon che poi serve Zielinski per lo zero a tre – 7,5

Il solo fatto di partecipare a quella splendida azione del terzo gol lo fa svettare oltre la sufficienza – 6,5

Colui che si avventa su tutto ciò che si muove

ALLAN. Anche nel primo tempo sbiadito e nervoso degli azzurri, con il Bologna che appare come un replicante dell’Atalanta, Allan è il più dinamico in assoluto. È l’anno giusto e così si avventa su tutto ciò che si muove, palla o uomo che sia. Avrebbe meritato la marcatura personale in pieno recupero – 8

Lotta, fortissimamente lotta. Strappa e cuce, riparte, smanaccia e sgomita – 7,5

JORGINHO. È anno giusto perché lui è pressoché inguardabile, compreso il fallo che causa la punizione battuta da Verdi, e il Napoli vince comunque – 4,5

In realtà non ha mai giocato questa partita. Per lui non è esattamente stata quella giusta – 4,5

DIAWARA  dal 32’ del secondo tempo. D’accordo, stasera ci vuole poco per fare meglio del geometra italo-brasiliano, ma Diawara aggiunge velocità e sicurezza – 6,5

Vincere facile rispetto a Jorginho non frutta voti – sv

Se torna Hamsik, altro che anno giusto!

HAMSIK. Un po’ meglio rispetto alle prime due giornate ma ancora non ci siamo. Esercitazione per i discenti cultori dell’anno giusto: perché quando Hamsik viene sostituito la squadra si sblocca e imbocca il sentiero della vittoria? – 5

Meno peggio che con l’Atalanta, ma certo una partita da dimenticare. Tra l’altro, sul rigore dubbio, spetterebbe a lui, come Capitano, accennare almeno un minimo di protesta. L’anno giusto sarà tra qualche giornata, speriamo poche, quando Hamsik tornerà quello che è: un uomo indispensabile per questo Napoli – 5

Le azioni di Zielinski

ZIELINSKI dal 16’ del secondo tempo. In questa fase, il suo ingresso sta diventando indispensabile, quasi un’attesa messianica. E siccome è l’anno giusto segna il secondo gol consecutivo – 7

I suoi gol sono sempre parte di azioni bellissime. Quello di stasera ha coinvolto Ghoulam, Callejon (assist) e Insigne – 7

CALLEJON. Dopo sessantasei minuti in campo, trascorsi perlopiù a subire torture di vario genere dagli avversari, fa la sua prima e la fa benissimo. Di testa. Zero a uno. Indi l’assist per San Pietro Zielinski – 7,5

Aggiungerei che nel caso dell’assist per Zielisnki è stato davvero generoso: avrebbe potuto tirare anche lui – 6,5

Mertens e le meduse

MERTENS. Per più di un’ora, la squadra soffre e crea poco e lui ne risente, soffocato dal suo diavolo custode di nome Helander. Come un fuoriclasse in sonno, s’attizza d’improvviso al 38’ del secondo tempo con un sublime scippo al povero Pulgar, che nell’occasione assomiglia a un ingenuo americano con Rolex al polso persosi di notte nella periferia romana – 7

Ruba palla al cileno e strappa il secondo gol. Chiedersi perché non esulta – come sta accadendo in giro – è come quando ti fai l’ultimo bagno a mare prima di tornare per le vacanze e ti intossichi perché hai paura di trovarci la medusa: magari ti punge ma, intanto, goditela – 6,5

INSIGNE. È stanco da morire ma va in campo lo stesso perché è l’anno giusto. Cincischia e combina poco per un’ora, con un paio di tiri che potevano aver migliore sorte. Poi s’illumina e taglia per Callejon: evviva – 7

La Nazionale gli fa male, in tutti i sensi. Ma il passaggio a Callejon per il gol vale quasi più del gol – 6

Restiamo in silenzio!

SARRI. È l’anno giusto e il Napoli vince un’altra partita sporca, dopo l’Atalanta. Tre punti gli risparmiano le solite critiche per Hamsik e Jorginho in campo dall’inizio. La sua squadra vince come una grande cinica e consapevole della sua forza – 7

Giochiamo male ma vinciamo: ah che meraviglia, Fabrizio. Niente più fraseggi, niente più tocchetti di alta classe e passaggi radiocomandati, niente più sponde delicate e leggere, impalpabili ma bellissime come le foglie che cadono in autunno sul tappeto verde di un prato, quasi noiose nella fulminea bellezza. Stop. Ecco invece le giocate brutte e sbagliate, che all’improvviso si accendono con un bagliore, che sia un passaggio fantasioso e perfetto o un’azione composta da sette otto passaggi e così il cielo si illumina sovrastando i lampi. A Sarri il merito di aver costruito una squadra matura, che con 10-15 minuti soli di buon gioco riesce a vincere portando a casa tre gol, ma anche l’ostinazione a giocare con titolarissimi che non sono sempre in forma e di non accelerare un po’ i cambi. Una ola per il prosieguo del silenzio stampa: ci possiamo godere la vittoria sul campo. Facci godere, Maurizio, e pure tu, Aurelio: taciamo tutto il campionato – 6

ARBITRO GIACOMELLI. Mertens gli tende un tranello ma lui, ahinoi, non ci casca. Bravo – 6,5

Un rigore quanto meno dubbio per cui sarebbe servito il Var. Non ha ammonito Palacio per non espellerlo – 5

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