Al San Paolo il pensiero andrà a quel ragazzo amato da Boskov che la vita ha stroncato troppo velocemente.

Il ragazzo amato da Boskov
La memoria vive di sprazzi, di grandi momenti ma anche di veloci oblii. Il calcio di favole, seppur raro, esiste e domani una Cenerentola come tante si presenta al San Paolo ed il pensiero vola a quel ragazzo amato da Boskov che la vita ha stroncato troppo velocemente. Carmelo Imbriani e chi se lo scorda? Napoli-Inter 2-1 e il maestro slavo che addirittura disse a Ferlaino “Non voglio Inzaghi, abbiamo Imbriani!” Già, Carmelo che parti col botto, dopo l’esordio avvenuto l’anno prima con Marcello Lippi. Era un Napoli al capolinea di quella storia che fu, ma il buon Carmelo pareva un barlume di speranza che fece impazzire, seppur per poco, i tifosi.
Giocò nel Benevento e ne allenò le giovanili
Così come al Napoli, fu legato al Benevento dove giocò e ne fu allenatore delle giovanili. Un nuovo ruolo da iniziare con nuove prospettive, magari più appaganti rispetto alla carriera da calciatore. Ogni uomo però non è padrone totale del suo tempo e seppur la fame e l’ambizione ti spingono oltre le tue forze per scartare un sogno, bisogna fare a cazzotti con la bestia che decide di morderti. Lui ha lottato fino all’ultimo, ha corso, l’ha colpita di collo, di esterno, di testa, ed è uscito ancora una volta dal campo tra gli applausi. Domani al San Paolo, sarebbe bello se Decibel Bellini, urlasse Carmeeeelo e lo stadio lo ricordasse con il ruggito sordo dei bei momenti Imbriaaaaani!