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La giornata di Higuain: Mediaset ha dubbi sulla forma fisica, Condò dice che sarà scalzato da Dybala

Un’altra partita sotto tono del Pipita, mentre Dybala è sugli scudi. A Mediaset Premium evidenziano sulla sua discutibile condizione fisica

La giornata di Higuain: Mediaset ha dubbi sulla forma fisica, Condò dice che sarà scalzato da Dybala

Il confronto con Dybala

Non sarà Messi, anzi non è Messi, ma Paulo Dybala al momento è la star della Juventus. A volte viene mandato mediaticamente al macello, come prima di Barcellona-Juventus; altre volte, però, è lui a far parlare il campo. Come oggi contro il Sassuolo e come nelle prime giornate di campionato. Dybala oggi ha realizzato la tripletta che ha consentito alla Juventus di vincere 3-1 ed è salito a otto reti nella classifica cannonieri.

Negli studi Mediaset Premium

Gonzalo Higuain, invece, ha giocato la sua onesta partita. Ha visto Dybala esultare tre volte ed è stato ancora una volta sostituito da Allegri. Niente dito medio, stavolta. Ma la condizione di Higuain ha colpito anche gli ospiti dello studio Mediaset. Che hanno analizzato la sua prestazione e offerti anche commenti poco lusinghieri sulla forma fisica del Pipita. Con immagini che alla mezz’ora della gara contro il Sassuolo mostrano l’attaccante della Juventus notevolmente affaticato dopo uno scatto, intento a chiedere ai compagni di concedergli il tempo di recuperare.

E in quelli Sky

Negli studi di Sky, è Paolo Condò a dire che Higuain «potrebbe progressivamente diventare quello che è adesso Suarez nel Barcellona. Nel Barça l’uomo decisivo è Messi, così nella Juventus è e sarà sempre di più Dybala. Io credo che le due situazioni siano sovrapponibili». Sull’esclusione dalla Nazionale argentina, invece, nessun rilievo particolare in studio. Costacurta definisce bellissimi i primi due gol di oggi di Dybala: il sinistro da fuori area e il colpo di punta in area per il 2-0.

Buffon

E non dimentichiamo le frasi sibilline di Buffon dopo la sconfitta a Barcellona: «Mi fa molto piacere vedere che Gonzalo non accetti di perdere, che non accetti di vedere se stesso e la Juve non riuscire ad esprimersi al massimo delle proprie potenzialità. Questo mi piace, perché solo attraverso questi passaggi uno può cercare di migliorarsi e portare qualcosa di diverso e costruttivo per se stesso e per la squadra».

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