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Napoli cinico: tre tiri, tre gol e un buon Bologna va ko

Remake di Napoli-Atalanta. Sofferenza per un’ora, poi il diluvio. Sarri ha riproposto i titolarissimi con Hamsik stanco. Ottimo Reina. Gol di Callejon, Mertens e Zielinski

Napoli cinico: tre tiri, tre gol e un buon Bologna va ko
Insigne a Bologna

Squadra adulta

Il Napoli sta diventando davvero una squadra adulta. Vince 3-0 a Bologna una partita difficile, in cui ha sofferto a lungo. Come contro l’Atalanta quindici giorni fa, ha segnato al primo tiro in porta. Allora fu il missile di Zielinski che diede il via alla rimonta, nel secondo tempo. Stavolta è stato un colpo di testa di Callejon al 20esimo del secondo tempo su perfetto e pennellato cross di Insigne. Un pallone su cui c’era scritto “basta spingere”, per ricordare il Mundial 82. E Callejon ha spinto sotto le gambe di Mirante. Il Napoli ha raddoppiato al secondo tiro. Con Mertens, ancora una volta sotto le gambe di Mirante, dopo aver recuperato una palla a tre quarti campo. E ha triplicato al terzo tiro, al termine di una classica azione da Napoli con Ghoulam che in area che ha servito Callejon che poi ha regalato il pallone a Zielinski: tre a zero.

Cambio di mentalità

Vittoria importante, che vuol dire primo posto in classifica a punteggio pieno. E soprattutto il Napoli sta dimostrando di saper soffrire: lascia sfogare gli avversari e, come le squadre ciniche, punisce alla prima occasione. È il salto di maturità che si chiedeva a questa squadra. Quando c’è da dare spettacolo, si dà spettacolo. Ma il Napoli sa anche giocare in maniera anonima per quasi settanta minuti e poi vincere tre a zero fuori casa. È il cambio di mentalità che intimorisce gli avversari.

Fino al primo gol, fino al 66esimo, il portiere del Bologna non aveva compiuto nemmeno una parata. Proprio come contro l’Atalanta. Invece Reina ne aveva compiuto almeno due. Una difficilissima nel primo tempo, quando ha deviato una punizione di Verdi sulla traversa. E poi nella ripresa, quando è uscito a valanga su Destro lanciato a rete (ancora da Verdi) e sulla carambola è stato bravo Koulibaly a spazzare sulla linea.

Ancora i titolarissimi, Hamsik stanco

Sarri ha schierato la sua formazione tipo, i mazzarriani titolarissimi, con la sola eccezione di Chiriches (che si è infortunato a fine primo tempo: lussazione alla spalla) al posto di Albiol uno dei pochi che non ha giocato in Nazionale. Una scelta discutibile, diciamo anche sbagliata. Hamsik è apparso ancora una volta stanco (è stato il primo cambio non dovuto a infortunio, per Zielinski), anche Jorginho non è mai entrato in partita (l’ultimo cambio, per Diawara fischiato dal pubblico). Il Napoli non è riuscito mai a spiegare le ali del suo gioco.

Donadoni modello Gasperini

Donadoni ha opposto una squadra molto aggressiva, sul modello Gasperini. Con un 4-2-3-1 che ha puntato sul 35enne Palacio autore di un’ottima prova e di Verdi che è davvero bravo. In avanti un inconsistente Destro e dall’altra parte Di Francesco. In mezzo al campo, Pulgar e Poli.

Verdi si è reso molto pericoloso in avvio. Tanto movimento nella zona di Hysaj e poi due conclusioni insidiosissime. Al 5′ un diagonale di sinistro in area che ha sfiorato il palo. E poi all’11esimo la traversa su punizione conquistata da Palacio.

Remake dell’Atalanta

Il Napoli ha fatto molta fatica nei primi venti minuti. Ci ha capito poco. Il Bologna ha pure segnato ma con Masina che in fuorigioco ha corretto in rete un diagonale di Di Francesco che forse sarebbe entrato in porta (dalle immagini non si è capito).

Donadoni ha incartato bene la partita. il Napoli è apparso stanco ma c’è anche da dire che gli azzurri devono abituarsi ad essere aggrediti. Ed è buon segno che si riescano a vincere due partite consecutive in cui si è sofferto e non poco.

Dopo i primi venti minuti, il Napoli è salito di buoni venti metri. Ma non ha scoccato un solo tiro verso la porta di Mirante. Uno sì, di Insigne, ma è stato respinto. Per il resto, un rigore dubbio su Mertens. Nella ripresa, il Bologna è leggermente calato, non tantissimo. E al 60esimo ha sfiorato di nuovo il gol. Con Verdi, ancora lui, che in ripartenza ha lanciato in area sulla sinistra Destro che tira e Reina respinge proprio di lui, il pallone carambola e sta finendo in rete, Koulibaly ha salvato sulla linea.

Poi, il secondo cambio. Zielinski al posto di Hamsik. E l’inizio di un’altra partita innescata dal lancio di Insigne per Callejon. Il Bologna è scomparso, così come scomparve l’Atalanta. Tre gol ai bergamaschi, tre gol agli emiliani.

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