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Il Napoli con Hamsik e il Napoli senza Hamsik (e altro su Sarri, Mertens, Reina)

Nei 368 minuti con Marek, il Napoli ha segnato 6 gol e ne ha subiti 3. Nei 172′ senza, ne ha segnati 8 e subito 1. Altre pillole su Shakhtar-Napoli

Il Napoli con Hamsik e il Napoli senza Hamsik (e altro su Sarri, Mertens, Reina)

Qualche riflessione rapida e qualcuna meno rapida sulla sconfitta di ieri sera. (tratto da NapoliOutsider)

  • Lo Shakhtar ha meritato di vincere. Il Napoli, come contro Atalanta e Bologna, ha giocato solo negli ultimi 30′. Purtroppo lo Shakhtar è molto più forte di quelle due ed era in vantaggio di due gol (e ne ha subito solo uno sotto pressione), ma la partita ha avuto un andamento simile alle altre.
  • Il Napoli parte piano: ha segnato 14 gol in stagione, ma solo uno nei primi 30′ di gioco e solo altri 2 nei primi tempi. Per il resto è una squadra che cresce nella ripresa, ma evidentemente c’è qualche problema con l’approccio.
  • Quelli contro lo Shakhtar sono stati i primi 2 gol su azione subiti dal Napoli quest’anno, alla sesta partita giocata. Ho già letto persone che si lamentano per la fase difensiva che non è migliorata. Hanno dovuto aspettare 5 partite intere (di cui 2 di preliminari di Champions League) ed un pezzo della sesta per vedere un gol su azione da parte degli avversari, ma non hanno notato miglioramenti. Ok.
  • Sarri continua a mostrare una grande avversione ai nuovi acquisti. Ieri Mertens ha messo in difficoltà gli ucraini, forti fisicamente ma non agilissimi. Ounas forse avrebbe potuto provare il dribbling o la giocata secondo le proprie caratteristiche, tanto che il Napoli ha chiuso la partita con due soli cambi effettuati. Purtroppo Ounas non era neanche in panchina. È arrivato al Napoli dal primo giorno di ritiro, quindi sono due mesi e mezzo, ma Sarri ancora non si fida, come l’anno scorso con Diawara e Rog in pratica. Ci mette sempre diversi mesi per catechizzare i nuovi acquisti e prepararli all’inserimento. Detto questo, giocando ogni 3 giorni, Sarri sarà costretto ad usarlo nelle prossime partite, che si fidi o meno.
  • Avevo parlato di alcune trappole tattiche per Sarri giorni fa, specie contro le grandi. Lo Shakhtar ha avuto zero corner (contro undici, nessuno dei quali particolarmente pericoloso), ma su una punizione laterale ha colpito un palo. Inoltre ha avuto due occasioni su due disimpegni banalmente sbagliati sulla propria trequarti: uno da Hamsik, che ha sbagliato un retropassaggio lanciando l’avversario in porta, ed uno da Albiol che aveva provato a tagliare il campo in orizzontale. Come detto: contro le squadre forti certe tendenze si pagano. Ieri sono arrivati “solo” un palo e due palle gol.
  • Sarri il primo anno disse che le sue squadre partono piano. Due anni fa partì con 1 vittoria, 3 pareggi ed 1 sconfitta nelle prime 5 giornate, prima di ingranare.
  • L’anno scorso il Napoli partì meglio, ma poi fra metà settembre ed inizio dicembre giocò molto male, perdendo con Atalanta, Roma, Juventus e Besiktas (in casa) e pareggiando con Genoa, Lazio, Sassuolo, Besiktas e Dynamo Kiev, battendo solo Benfica, Chievo, Crotone, Empoli ed Udinese in quel periodo. Anche nelle vittorie il Napoli giocò piuttosto male (forse tranne la partita col Benfica). Poi ingranò da ogni punto di vista per non fermarsi più.
  • Quest’anno il Napoli ha giocato male dopo la sosta delle nazionali, ma ha vinto le prime 2 partite con tanta sofferenza. Superare questi momenti indenni sarà fondamentale. Perdere terreno potrebbe essere letale, ma la squadra è abbastanza forte da resistere. La cosa positiva? In entrambi gli anni precedenti, una volta che la squadra si è messa a giocare bene è durata fino a fine stagione, quindi si tratta soltanto di riuscire a mettere le marce alte, poi dovrebbe tenerle.
  • Per la qualificazione agli ottavi è tutto pienamente in gioco. Ma questo è ovvio.

Qualche riflessione un po’ più estesa su alcuni temi.

Hamsik

  • Marek in questo momento è in crisi. Ha giocato tutte le partite da titolare ed è stato un disastro in tutte. E’ sempre stato sostituito, sempre verso l’ora di gioco. Non ha né qualità né quantità in questo momento, ma a ben vedere è stato sostituito in 15 delle ultime 16 giocate col Napoli, quindi è un problema che (almeno fisicamente) è iniziato verso la fine dell’anno scorso.
  • Sarri lo ha definito “insostituibile” e questo è abbastanza ironico, visto che un cambio ormai automatico è riservato a lui.
  • Quando Hamsik sta bene, è imprescindibile per il Napoli, come dice Sarri. Muove la palla con uno o due tocchi, si inserisce, cambia ritmo, crea gioco. Soprattutto è in grado di migliorare anche chi gli sta intorno, riducendo i tempi di gioco.
  • Il contrario è anche vero: quando gioca male, per motivi analoghi, peggiora chi gli sta intorno. Ne risente tutta la squadra proprio perché il suo ruolo è centralissimo nello sviluppo del gioco del Napoli. In questo momento la squadra soffre molto la sua presenza e gioca molto meglio quando lui esce. Giocano meglio anche Insigne e Ghoulam.
  • Quest’anno il Napoli finora ha disputato 6 partite, per 540′ totali, di cui 368′ con Hamsik e 172′ senza (in pratica, venendo sempre sostituito, ha saltato quasi due partite intere).
  • Nei 368′ con Hamsik il Napoli ha segnato 6 gol e ne ha subiti 3. Nei 172′ senza Hamsik ha segnato 8 gol e ne ha subito 1, ovviamente contro gli stessi avversari.
  • Hamsik sarà fondamentale per le fortune del Napoli in stagione. Al tempo stesso è innegabile che al momento sia un fantasma e più deleterio che altro.
  • Sarri sta cercando di recuperare Hamsik facendolo sempre giocare. E’ comprensibile, ma al tempo stesso è più comprensibile contro Bologna o Benevento (quando la squadra probabilmente è in grado di vincere nonostante una sua controprestazione) che in Champions League. Nelle ultime partite è stata chiara la sensazione di aver sprecato un’ora prima di cambiare ritmo. In Champions League non se lo può permettere nessuno.
  • Il Napoli da qui in avanti giocherà ogni 3 giorni. Spero che ci sia tempo sia per recuperare Hamsik dal punto di vista psicofisico, sia per dargli qualche turno di riposo e dare una chance alle altre mezzali. Ad esempio Rog ha fatto bene quando ha giocato e contro la fisicità dello Shakhtar magari ci sarebbe stato bene.

Mertens

  • Dries è una furia totale. C’è davvero la sensazione che non possa essere mai sostituito, ma Sarri ha ragione: deve essere gestito anche lui.
  • Uno dei problemi è che la riserva di Mertens è Milik. Il polacco ha giocato due partite da titolare ed ha segnato in entrambe. Non può essere dimenticato o messo da parte e deve giocare anche lui, perché è un valore aggiunto. Comunque avere due centravanti che segnano è un problema piacevolissimo.
  • La soluzione può essere duplice: schierarli insieme nel 4-2-4 contro avversari più “morbidi” (in casa con Benevento e Cagliari perché non farlo?), specie con Hamsik scarico. I due se la intendono benissimo. L’altra soluzione è impiegarlo di nuovo come esterno sinistro, sempre contro squadre più morbide, per dare anche un po’ di respiro ad Insigne, che in questo inizio di stagione ha giocato tantissimo.
  • Personalmente comunque gestirei Mertens in maniera da averlo titolare nelle partite più dure. Lo Shakhtar l’avrei dato a lui, idem la Lazio. Terrei Milik per quelle più deboli o che hanno più tendenza a chiudersi ed arroccarsi.

Reina

  • Ieri è stato terribile, ma va sostenuto. È il portiere del Napoli e non ci sono alternative credibili al momento.
  • Per me anche sul primo gol non è riuscito ad andare in spinta e gli è mancata un po’ di esplosività, tanto che ha toccato la palla col palmo, ma l’ha spinta in rete anziché lateralmente. Non ha avuto una spinta potente sulle gambe. Sul secondo non c’è molto da dire.
  • Ieri però ha fatto anche un altro errore che molti non hanno notato. Su un tiro centralissimo, si è abbassato per prendere la palla con le mani ma l’ha lisciata completamente e gli è finita contro la spalla, rimbalzando in campo (per fortuna verso Koulibaly e non verso Ferreyra, o sarebbe stato un gol). Stavo guardando la partita sulla tv svizzera e da un replay ravvicinato si è visto che abbia perso completamente di vista il pallone.
  • Analizzata la sua partita, torno ugualmente al primo punto: va sostenuto. Lui ha spalle larghe e non ha problemi a risollevarsi dopo una partitaccia, ma comunque quando un giocatore è in difficoltà va appoggiato. La speranza poi per qualsiasi portiere è che sbagli sul 3-0 al 90° di una partita irrilevante anziché in un momento determinante in Champions League, ma a volte va così. Dobbiamo solo sperare che sia decisivo più in là.
  • In questo inizio di stagione era stato bravo, con una sola parata particolarmente complessa da fare (su Verdi), ma intanto l’aveva fatta ed era stato presente in tutte le altre circostanze, sia nelle uscite sia per dare una mano in fase di costruzione. Deve riprendersi subito.
  • La fase difensiva del Napoli in questo inizio di stagione è stata irreprensibile anche per merito suo. Come detto in apertura, questi sono i primi gol su azione che subisce. Non è il caso di fare un dramma, a patto di reagire.
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