Con Sarri, il Sassuolo ci ha sempre castigato al primo errore. Stavolta non. E anche grazie a gol accidentali. Vuol dire che il Napoli è forte
Il mio Napoli – Sassuolo 3-1
~ Altra giornata interlocutoria in cui vincono tutte le big in attesa dell’Inter che stasera affronterà il Verona. Formazione offuscata mediaticamente dal Benevento, ma scarsa come poche.
~ Delle 5, il Napoli e la Lazio appaiano le più collaudate; l’Inter, dopo un avvio in cui altri sodi, rotondi ed aperti fattori hanno influito maggiormente, ora deve confermare i progressi; alla Roma, senza subire reti e col minimo sforzo, bastano una punizione, un rigore e un corner per totalizzare 9 punti e la Juve ritrova Higuain, non becca gol, ma ancora in alcuni elementi sembra arrugginita.
~ Nonostante le continue vittorie, chi più chi meno, chi in un campo chi in un altro, tutte hanno margini di miglioramento.
Basta un errore banale
~ Il Napoli gioca il calcio più bello e con meccanismi quasi perfetti, ma nelle ultime due partite si è evidenziato che, seppur la squadra sia totalmente in controllo e dominante rispetto alla rivale, non può cullarsi sugli allori. Basta un errore banale per rimettere in discussione l’andamento della gara e rimettere in partita un avversario che ormai sembra finito.
~ In realtà, è un problema atavico. Esiste da sempre. E proprio il Sassuolo è un esempio lampante che ci perseguita da quando è in serie A: inizio di stagione perfetto, 4 partite dominate, l’esordiente Sassuolo giunge al San Paolo con 0 punti ed è la chiara vittima sacrificale dopo i 7 gol subiti dall’Inter: Zaza, quel Zaza, con un gol assurdo ci inchioda a un pareggio ancora più assurdo.
~ Prima partita di Sarri. Il Napoli va in vantaggio subito con Hamsik e sembra che tutto possa proseguire in discesa: due errori e Floro Flores e Sansone ci fanno intossicare già alla prima giornata.
~ Lo scorso anno è andata anche peggio: il Sassuolo ci toglie 4 punti. Defrel pareggia al San Paolo nell’unica occasione in cui i neroverdi superano il centrocampo e al ritorno tutti ricordiamo il retro passaggio suicida di Hamsik che di fatto ci privò del secondo posto.
Sembrava il remake col Sassuolo
~ Quando Reina, con un po’ di superficialità ha lanciato per Ghoulam, invece di servire in sicurezza il vicino Albiol, e dall’errore è scaturito il gol del pareggio di Falcinelli, ho temuto.
~ Il Napoli, fino a quel momento, aveva concesso una traversa su punizione in apertura. In seguito il Sassuolo è apparso un condannato col cappio al collo in pieno soffocamento. Albiol e Chiriches iniziavano l’azione oltre la metà campo e gli avversari erano avvolti come in una coperta senza mai vedere la luce.
~ Il gol è infatti nato da un pressing asfissiante di Allan che ha rubato palla a Sensi che ha perso i sensi in area di rigore.
~ Un palo di Ghoulam, un paio di tiriaggiro con il solito esito, Hamsik che si è fatto ipnotizzare da Consigli da pochi passi, e poi una caterva di cross di Maggio, ieri in grande spolvero, e del suo collega algerino dal lato opposto lasciavano presagire un risultato più rotondo.
“Ammescamm ‘e squadre”
~ In alcune fasi si è evidenziata la differenza abissale tra le due formazioni. Non tanto per l’estetica e per le classiche combinazioni veloci, ma proprio per l’atteggiamento in cui una squadra non riusciva a fare altro che subire, mentre l’altra era ossessivamente in pressing, come diceva Scoglio, fin sotto la curva.
~ La classica partita da “ammescamm ‘e squadre”
~ Poi l’1-1 senza senso di Falcinelli e la sfilza di cavolate del passato, tra cui Nestorovski, Keita Balde, Petagna e lo stesso gol di Izzo nell’ultimo turno, mi hanno trapassato la mente.
L’antidoto è stato trovato
~ Probabilmente l’antidoto a queste situazioni che in altre stagioni ci hanno tolto tanti punti e tante soddisfazioni è stato già trovato. Mai come quest’anno, per esempio, il Napoli ha collezionato così tante rimonte. Dimostrando che l’episodio negativo, l’errore o la sfortuna continueranno ad esistere, e bisognerà sicuramente lavorare e migliorare affinché non si verifichino di nuovo, ma, nel caso dovessero capitare, non avranno più la capacità di indirizzare le partite.
~ La forza, la consapevolezza e la maturità che ha raggiunto oggi la squadra la rende diversa dalle altre, seppur militino gli stessi protagonisti.
~ Gli azzurri infatti sono riusciti a riportarsi in vantaggio e l’ansia e i brutti pensieri hanno resistito appena due minuti: direttamente da un corner velenoso di Calle, Consigli si è lasciato sorprendere. 2-1
La ripresa
~ Nella ripresa il Napoli ha legittimato il vantaggio con il solito possesso, i tiriaggiro, le varie situazioni in cui sembra che bisogna entrare con tutta la palla in porta e il decimo gol di Mertens con l’inguine su ponte di Albiol.
~ Come però nel primo tempo, la cappellata è sempre dietro l’angolo. E se gli avversari non hanno la forza di fare male, ci facciamo male da soli: Chiriches si è fatto superare facilmente e, buttandosi come un insaccato, ha atterrato Falcinelli.
~ Il signor Pairetto da Vinovo ha decretato tosto il rigore che, per fortuna, la Var ha ridimensionato a punizione dal limite. Senza esito.
~ Il palo di Mazzitelli ci ha risparmiato un altro finale con la tachicardia e il doppio palo di Zieliński ha solo certificato la giornata no del polacco in cui si è beccato un giallo e non gli è ne andata bene una, che sia una.
Le assurde lamentele
~ Ad avvalorare l’idea che oggi esista un antidoto contro gli errori che possano compromettere un risultato, c’è una singolare peculiarità che fino allo scorso anno non esisteva: l’episodio risolutore che non nasce necessariamente dal bel gioco.
Ieri, nonostante una partita a tratti frustrante per gli avversari, il Napoli è riuscito a segnare grazie ad un chiaro errore individuale di Sensi e due calci d’angolo.
~ Forse è questo il motivo per il quale coloro che non hanno visto la partita hanno un po’ storto il naso. Quando invece, a mio parere, dovrebbe essere un’ulteriore dimostrazione di forza: segnare in tutte le maniere.
~ Va bene l’abitudine e va bene aspettarsi che chiuda partite del genere al sessantesimo, ma “al Napoli è girata bene” nun se pò sentì.
~ Ma le critiche, di fronte ai numeri e alle prestazioni di questa macchina quasi perfetta, lasciano il tempo che trovano. E se proprio bisogna dare una risposta al dibattito, mi affiderei allora alla saggezza di Sarri: te non sai una sega…
Forza Napoli Sempre