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Il Var è l’alibi dei perdenti

Il Napoli dà spettacolo contro il Cagliari, mai quanto Massimo Mauro nel salottino Sky dopo Atalanta-Juventus

Il Var è l’alibi dei perdenti

Il mio Napoli – Cagliari 3-0

~ Il Napoli giunge alla sosta oltre le più ottimistiche previsioni: 7 vittorie su 7 e solo in testa alla classifica.

~ Le giornate precedenti, nonostante le vittorie, avevano posto vari quesiti: la squadra non riesce ad esprimersi più in maniera brillante per un’intera partita, cosa succede?

Hamsik non sembra più lui. Non segna e viene sistematicamente sostituito. Cosa gli sarà capitato? Si subiscono spesso gol balordi. Ci risiamo?

~ La gara di ieri ha messo invece a posto un po’ di situazioni che noi siamo maestri a creare: nonostante il caldo estivo, nonostante il temibilissimo albero di Natale di Rastelli e nonostante Cigarini, che quando vede azzurro si trasforma in Xabi Alonso, il Napoli ha sfornato la migliore prestazione in campionato.

~ Dal primo al novantesimo il Napoli ha piallato gli avversari come non si vedeva forse dalla gara di Nizza. Hamsik è tornato con la bacchetta a fare l’appello, ha realizzato un bellissimo gol ed ha giocato fino al triplice fischio. La fase difensiva è stata perfetta tenendo i rossoblù a 50 metri dalla porta. Al posto di Reina avrei potuto giocare anche io.

~ A questo, per evitare ulteriori costruzioni fantasiose che la sosta potrebbe facilmente partorire, aggiungiamo che finalmente abbiamo assistito all’esordio dell’oggetto non identificato Mario Rui e l’ingresso di Ounas, di cui si parla tanto bene.

Abbiamo consolidato la regola dei 3 gol. Abbiamo segnato in seguito a uno schema su palla inattiva e non abbiamo concesso alcuna possibilità a Pavoletti e compagni, nemmeno di far piazzare Reina dietro la barriera.

Nemmeno un minuto di recupero

~ Al termine, acclarato il divario abissale tra le due compagini, e constatato che l’albero di Rastelli si è trasformato per lo più in un salice piangente che non avrebbe impensierito Reina nemmeno per i prossimi 6 giorni, anche l’arbitro ha saggiamente optato di finirla giusto al novantesimo, senza concedere un solo ulteriore attimo di sofferenza per gli isolani.

~ Il Cagliari, come un barometro avanzato, ha compreso già nei primissimi minuti la burrasca che stava per abbattersi su di esso, quando al 3′ si è trovato in svantaggio in seguito ad un triangolo spaziale tra Mertens e Hamsik che ha portato lo slovacco a tu per tu con Cragno per l’infilzata di sinistro.

~ Calle, fresco di convocazione in Nazionale, è stato forse il meno attivo, ma comunque dalla sua fascia, sia Hysaj, sia Mertens, hanno confezionato un paio di buoni traversoni che non hanno avuto miglior sorte solo perché sono capitati sulla testa di Insigne.

Anche Mertens è a sette su sette, come il Napoli

~ Jorginho, assistito costantemente da Hamsik, ha dettato i tempi in maniera impeccabile. Dal campo si è visto il movimento continuo a fisarmonica della squadra, nel quale, che fosse Allan o Hamsik, sono partite fiammate improvvise che il Cagliari difficilmente è riuscito a decifrare.

~ Da una di queste, dopo un palleggio snervante, un lancio per Mertens in area ha colto di sorpresa il difensore che si è visto sbucare alle spalle il belga e non è riuscito a fare altro che crollargli addosso per un netto rigore. Tiro a spiazzare dello stesso Mertens e 2-0 prima dell’intervallo.

~ Come il Napoli, anche Mertens è a 7 su 7.

~ Nella ripresa, dopo il gol di Kulì, imbeccato da una punizione di Jorginho, il Napoli ha dilagato sul piano del gioco.

~ Nonostante il caldo e il sole, al San Paolo ha cominciato a grandinare.

Ho visto un tunnel di Hysaj sulla fascia

~ Ho visto un tunnel di Hysaj sulla fascia, Allan si è messo a dribblare, Ghoualm a fare il centravanti boa. In un’azione, Mertens ha colpito di tacco per Calle che si incuneato in area come un gatto e solo un prodigio di Cragno ha evitato un’altra palla al centro.

~ Rastelli, visibilmente avvilito, aveva benedetto l’infortunio di Sau per correre ai ripari con l’ingresso del centrocampista Dessena. Nel secondo tempo avrà sperato in un affaticamento di Pedro o di Pavoletti per inserire un altro paio di muratori.

~ A un certo punto, lo si è visto confabulare vicino alla panchina con il suo secondo e davvero mi sono chiesto cosa mai stessero pensando. Ma che c’è da pensare in mezzo a sta tempesta?

Poi il mio amico Giuffrè mi ha illuminato: starà decidendo con quale mezzo tornarsene. Gli conviene il taxi. In mezz’ora sta a casa.

Ho visto finalmente Pavoletti titolare

~ Questo pensiero, non so perché, mi ha fatto venire in mente Reja.

~ La ripresa è stata un mix tra un torello e una melina e negli ultimi minuti il Napoli si è praticamente fermato e il Cagliari ha gentilmente ringraziato.

~ Di buono, nel Cagliari, ho visto finalmente Pavoletti titolare al San Paolo. In pochi minuti ha abbattuto Reina con una scellonata e si è lanciato in spaccata sul filo del fuorigioco. Ha fatto più in 9 minuti ieri che in 6 mesi a Napoli. Con 3 gol nel carniere, mi sono sembrati meritatissimi gli applausi al momento della sostituzione.

~ La domanda che più mi gironzola nella mente è: visto che questa gara ha sistemato tutte le questioni in sospeso, in queste due settimane di cosa si parlerà? Del rinnovo di Ghoulam? Del rinnovo di Sarri? Dell’ipotetico raffreddore di Mertens?

È ripartita la guerra al Var

~ Intanto, mentre il fantasma di Reja aleggia sul taxi di Rastelli, sul caschetto di Juric e sulla pelata di Bucchi, da lontano, ma nemmeno troppo, è ripartita la guerra al Var.

~ Ieri ho ascoltato roba che nemmeno a Colpo Grosso di Smaila.

~ Si parla dell’esistenza perché in Italia c’è mancanza di cultura sportiva. Peccato che a dirlo siano sempre coloro che se ne fregano delle regole, dei “35 sul campo” e che alimentano la cultura del sospetto. Se si vince con una irregolarità, come sarebbe accaduto ieri, allora va bene, siamo tutti laureati. Chi se ne importa se poi le polemiche durano per una settimana? Se invece la vittoria viene sottratta giustamente perché si rileva quella stessa irregolarità, allora è chiara la mancanza di cultura sportiva.

Mauro, mavafancul.

~ Ieri sono stati fatti passare per vittime, quando, nonostante il Var, l’Atalanta ha subito la mancanza di un rosso per il correttissimo svizzero e l’arbitro è riuscito nell’impresa di concedere un rigore inesistente, seppur avesse consultato il video dell’azione da cui si evince l’inesistenza.

È più forte Dybala o il Papu Gomez?

~ Invece di demonizzare lo strumento tecnologico, avrebbero dovuto chiedersi: è più forte Dybala o il Papu? Buffon o Berisha?

~ Il culmine è stato quando uno si è messo a fare ironia sui tempi troppi lunghi che il Var impiega per la decisione, come se costui avesse paura di perdere l’ultimo treno. Mentre l’altro, il solito, ha avuto l’ardire di proferire questa frase “il Var è la rovina del calcio”. Mentre le consuete porcate, secondo costoro, lo salverebbero?

~ Dopo Buffon, Marotta, Lapo, Mughini e la D’Amico, chi sono i due che ieri si sono lamentati del Var?

Muntari e Ronaldo

Zeman e Guariniello

Pandev e Mazzoleni

Bonucci e Rizzoli

Mauro e Allegri

Ilona Staller e Selen

~ La verità è che Reja è stato avvistato ieri anche a San Siro, che la rovina del calcio bisogna cercarla altrove, magari seduta a dir deliberatamente cazzate in uno studio televisivo, che il Napoli è capolista e nun s’vonn sta e che senza il Var la classifica sarebbe ingiustamente diversa.

Il Var è l’alibi dei perdenti.

Forza Napoli Sempre

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