Istruttiva trasmissione (che è anche su Youtube) in cui Rosetti e Rizzoli mostrano anche il dietro le quinte e i dialoghi durante le partite
Trasmissione di servizio
È stato trasmesso su Sky – e gira su Youtube – un filmato di 52 minuti in cui, letteralmente, viene spiegato il Var. Roberto Rosetti e Nicola Rizzoli sono stati ospiti nella redazione di Milano Rogoredo, e hanno parlato di fronte a giornalisti e commentatori Sky del funzionamento del Video Assistaint Refree. Si tratta di un documento bellissimo, da guardare e riguardare, che fa un vero e proprio servizio pubblico. È didattica, è condivisione, è spiegazione. È scuola, semplicemente, fatta con l’umiltà giusta di chi sta imparando una cosa e sta cercando di spiegarla ai suoi interlocutori.
L’incontro è diviso, prima una parte fondamentalmente teorica e poi una parte “di prova”, “di testimonianza”. Il Var viene presentato attraverso la spiegazione del suo protocollo. Ovvero le famose situazioni “changing game”, gol segnati, calci di rigore, cartellini rossi e scambi di persona. Cose che, bene o male, abbiamo imparato a memorizzare. Ma, ovviamente, questa volta si va in profondità.
E si spiega l’ormai famoso concetto dell’APP, ovvero Attacking Phase Possession. Quello di cui si è discusso in occasione del gol annullato a Mandzukic in Atalanta-Juventus. In pratica, Rizzoli e Rosetti chiariscono che il termine di riferimento è la continuità dell’azione. Se, durante un’azione d’attacco (non possesso palla puro, ma partenza di un’azione d’attacco, come nel caso di Lichtsteiner) che poi porta al gol, viene ravvisata una situazione chiaramente sbagliata, la rete è da annullare. La situazione si modifica in casi di episodi violenti o DOGSO, Denial of Goal Scoring Opportunity (chiare opportunità da rete): per gli episodi violenti, la valutazione resta circoscritta all’episodio; per le occasioni da reti, viene rivista l’intera situazione.
Il concetto di decisione sbagliata, nelle parole di Rosetti, è la spiegazione massimale del Var. «La domanda che deve porsi l’assistente Var è la seguente: “La decisione dell’arbitro è chiaramente sbagliata?”». Queste le sue esatte parole.
Dati
La seconda parte è fondata sui dati, quelli che dimostrano come i primi risultati del Var siano positivi. Questo lo screen mandato in onda dalla regia Sky (per Overrule, unico termine non immediatamente comprensibile, si intende la decisione del Var che si sovrappone a quella dell’arbitro su un fatto oggettivo; l’acronimo OFR si riferisce all’On Field Review, ovvero l’atto di rivedere in campo un’azione al monitor), ma anche altri dati vengono snocciolati: la diminuzione dei cartellini gialli e delle simulazioni. E soprattutto il tempo: il tempo di verifica di una situazione da parte del Var è passato da 1:22 minuti a 40 secondi (siamo nelle prime giornate); inoltre, il tempo effettivo di gioco è salito di 45 secondi rispetto allo scorso anno (fino a 51′ e 10”). Insomma, tante buone notizie.
Il procedimento
Dopo il protocollo, c’è la spiegazione del procedimento. Ovvero:
- Solo l’arbitro può cominciare una review
- Gli ufficiali di gara possono solo consigliare una review
- Nessuno può entrare nella RRA (Refree Review Area), pena l’allontanamento
- L’arbitro comunicherà con l’apposito segnale l’inizio e la conclusione della Review (l’ormai celebre gesto della televisione)
I compiti del Var, inteso come addetto al Var:
- Verificare che sa una situazione del protocollo
- Cominciare check silente
- Definire il campo di intervento: fatti o interpretazioni
- Consigliare all’arbitro la review, sia a gioco in svolgimento che fermo
- Consigliare Overrule o O.F.R.
Rosetti e Rizzoli puntualizzano più volte che il Var non decide, ma suggerisce e basta. L’arbitro resta al centro dell’azione ed è l’unico responsabile del processo decisionale. Dunque, dell’esito finale di qualsiasi situazione di gioco, anche di quelle analizzate al monitor e nella stanza Var.
Le immagini del campo
Proprio per dimostrare questo assunto, Rizzoli e Rosetti mostrano agli uditori le immagini delle prime giornate. Ovvero, una sorta di scatola nera del Var con tutte le conversazioni tra gli assistenti e l’arbitro. È il momento più bello e interessante dell’intero montaggio, perché tutti i concetti spiegati sopra si vivono e si percepiscono. Anche la differenza tra APP e DOGSO, Offrule e OFR, tutto diventa reale e realistico. Tutto viene visto all’opera, in funzionamento.
Sotto, l’intero contributo direttamente da Youtube. Vale la pena, noi abbiamo provato a raccontarvelo. Vederlo, e farsi raccontare il tutto e il Var da Rizzoli e Rosetti, è decisamente meglio.