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Sacchi: «Insigne è in forma e ha grande classe: Ventura ascolti le indicazioni della Serie A»

Arrigo Sacchi scrive in vista di Svezia-Italia sulla Gazzetta dello Sport: «Insigne gioca a tre in attacco, come Immobile e Candreva. Stessa situazione in difesa e a centrocampo».

Sacchi: «Insigne è in forma e ha grande classe: Ventura ascolti le indicazioni della Serie A»
Arrigo Sacchi

L’articolo sulla Gazzetta

Arrigo Sacchi scrive una lettera aperta a Ventura, in pratica. Carota e bastone per il ct, in quest’ordine. Il buono, però, a patto che l’ex tecnico di Torino e Bari non si snaturi. Leggiamo: «Ventura ha fatto buone cose: ha convocato molti giovani, dimostrando coraggio, si è spinto alla ricerca del bello, come soltanto i grandi fanno. Ventura è sempre stato un allenatore positivo e propositivo: continui così, non abbia timori, cerchi soltanto di
sfruttare al meglio l’aiuto dal campionato».

Eccolo, il punto dolente. Che parte da questo concetto e arriva a Insigne, El Shaarawy. Per estensione, al sistema di gioco con cui l’Italia affronterà domani la Svezia – o che comunque dovrebbe adottare per ogni partita. È anche un po’ quello che abbiamo espresso noi del Napolista nei giorni scorsi. Per Sacchi, l’idea fondamentale è quella di «utilizzare i calciatori nelle posizioni in cui giocano di norma nelle proprie squadre. Anche il modulo, seppure non così decisivo, dovrebbe essere quello praticato in prevalenza nei club».

Le proposte

Quindi, 4-3-3. Con Insigne. Che, per Sacchi, è «il giocatore più in forma e di maggior classe. Un grande esterno che ha giocato per molto tempo (Pescara e nazionali giovanili) con Immobile, altro ragazzo generoso e in ottima condizione. Candreva nell’Inter è in un buon momento di forma e gioca all’ala destra, così come Insigne a sinistra e Immobile al centro».

Accanto agli attaccanti, stesso discorso per centrocampo e soprattutto difesa: «Verratti, De Rossi e Parolo giocano da sempre a tre anche nei propri club, come Jorginho e Gagliardini. La difesa a tre, che poi in realtà diventa sempre a cinque, è sinonimo di una visione pessimistica, in contrasto con la storia e le convinzioni del c.t., che spesso ha schierato due difensori centrali, con i due esterni bassi pronti a marcare, come sono abituati a fare nei propri club i vari Florenzi, Darmian, Spinazzola, Zappacosta e D’Ambrosio». Ecco le proposte di Sacchi, anzi i suoi consigli. Il profeta di Fusignano, nella sua controversa storia da Commissario Tecnico, in realtà non adattò molto le convocazioni alle indicazioni del campionato, almeno non quanto al suo modo di concepire il gioco. Con l’età, evidentemente, si è ammorbidito.

 

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