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Tardelli a Sarri: «Il tuo calcio è spettacolare, ma sei troppo polemico»

L’ormai ex testimonial per le Universiadi a Napoli scrive su La Stampa: «Il sospetto è che alzi la voce per coprire i tuoi errori. A100 all’ora si va a sbattere»

Tardelli a Sarri: «Il tuo calcio è spettacolare, ma sei troppo polemico»

Su La Stampa

Marco Tardelli dedica la sua rubrica sul quotidiano La Stampa a Maurizio Sarri. Un pezzo in chiaroscuro. La cornice è quella dei complimenti all’allenatore del Napoli, definito «uno dei più illuminati e talentuosi del nostro calcio».

È una lettera improntata al veltroniano “ma anche”. «Sei troppo polemico – gli scrive Tardelli in quella che potremmo definire una lettera aperta -, troppo proteso verso la contestazione, con toni aspri e comunque sempre poco concilianti. Va bene, tu ritieni che dire le cose in faccia sia un pregio e non un difetto. È vero, sono d’accordo con te. Ma ci sono almeno due modi per esprimere la stessa cosa. Tu scegli quello più diretto e ruvido, preferisci la carta vetrata alla velina. E non sempre salire sul ring va bene e fa bene al calcio».

Si può ridurre tutto a un complotto contro il Sud?

Tardelli ricorda che «hai letteralmente preso a randellate la Lega (che pure ha commesso i suoi errori) sulla scelta dei calendari», «hai affermato che bisognerebbe confinare la Nazionale in un tempo determinato per favorire i club. Ti ricordo che la Nazionale, almeno così la vedo io, è sacra». E ancora: «Si può ridurre il problema a un complotto contro il Sud? Agitare su tutto la bandiera della polemica, alla lunga, toglie credibilità e peso alle diverse posizioni».

«Commessi troppi errori in fase difensiva»

L’ormai ex testimonial per le Universiadi a Napoli prosegue: «Viene il sospetto che alzare la voce nasconda l’intento di tirarsi fuori dalle critiche per errori tattici o di strategia complessiva. Si cerca di alzare polveroni piuttosto che accettare la realtà dei fatti. La realtà dei fatti, per quel che riguarda il Napoli di oggi, il tuo Napoli, è che sono stati commessi troppi errori in fase difensiva. Mi riferisco per esempio ai gol subiti su palla inattiva contro il Real l’anno scorso o il City due giorni fa. E’ vero che anche la sfortuna vi ha perseguitato per i troppi infortuni (l’ultimo Ghoulam) ma anche che giocatori importanti non stanno fornendo (in Europa) le stesse prestazioni delle passate stagioni. Questo è un problema tecnico-tattico (e non di calendario) che occorre porsi e risolvere, come tu peraltro sei stato capace di fare in altre occasioni».

E poi il finale.

Caro Maurizio, ti do atto che ci stai offrendo un calcio spettacolare, offensivo, fatto di un ottimo possesso palla, di giocate straordinarie, un calcio collettivo che pochi hanno saputo mostrare quanto il Napoli. Ma credo che ci siano dei momenti nei quali bisogna capire che per vincere non serve andare sempre a cento all’ora e che qualche volta bisogna frenare per evitare di andare a sbattere. Scusami, ma è un po’ il tuo caso.

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