«Un’immaginazione lirica, caustica e fantastica», così ne parla il Wall Street Journal. Il libro viene pubblicato questa settimana
La recensione
Quarantasette anni dopo, torna a rivivere Malacqua l’indimenticato romanzo di Nicola Pugliese. Succede in Inghilterra dove in questa settimana verrà pubblicato il capolavoro. Ne scrivono sia il Wall Street Journal sia The Spectator che inserisce Malacqua tra i libri del 2017. Il libro è stato tradotto da Shaun Whiteside (traduttore anche dei Wu Ming). Nell’articolo del Wsj viene sentito anche Giuseppe Pesce che ha collaborato alla traduzione, scrisse il libro “Nicola Pugliese: dall’ambigua mitizzazione al recupero di Malacqua e realizzò un breve documentario sullo scrittore.
Il Wsj ricorda le abitudini di Nicola Pugliese «il giornalista italiano nato a Milano nel 1944 e che ha trascorso la maggior parte della sua carriera a Napoli, scrivendo per il giornale Roma. Quando aveva 30 anni cominciò a scrivere un romanzo, scarabocchiando con febbrile rapidità dopo aver mandato in stampa l’edizione del giorno del quotidiano. Lo completò nel giro di due mesi». Il Wsj definisce “Malacqua” un prodotto di immaginazione lirica, caustica e fantastica di una Napoli assediata da un diluvio biblico.
Una recensione di grande effetto per Malacqua che ha ricevuto gli apprezzamenti da parte di Anna Aslanyan sullo Spectator.uk. Dopo Elena Ferrante, la critica anglofona sembra essere rimasta colpita da questo autore di cui si sa poco persino in Italia. Il Wsj ricorda come Pugliese non avesse autorizzato la ristampa o la ripubblicazione di Malacqua, mentre probabilmente nel Regno ancora non sanno della lettere che lo scrittore scrisse a Italo Calvino per rifiutare le proposte di modifica al testo. Stretto stretto, gli disse: “se ti piace, lo pubblichi così, altrimenti grazie lo stesso”.
Nicola Pugliese’s Malacqua, Olga Tokarczuk’s Flights & Tom McCarthy’s Typewriters, Bombs, Jellyfish in @spectator‘s books of 2017 https://t.co/nkf6nF7Qv5
— Anna Aslanyan (@anna_aslanyan) 10 novembre 2017
È di nuovo il tempo della primavera
Tornando alla recensione del Wsj, si legge: «Non c’è una trama genericamente intesa, ma una successione di episodi che fa aumentare il presagio negativo. La protagonista vera del romanzo è Napoli, con le contraddizioni della sua gente, la speculazione edilizia, il rapporto particolarissimo con i suoi cittadini, soprattutto con le donne». Il WSJ scrive anche della possibile motivazione del ritiro dal mercato del libro. Giuseppe Pesce racconta: «Probabilmente, Pugliese temeva che il suo libro potesse essere in qualche modo ritenuto profetico. Poco dopo la pubblicazione del romanzo, infatti, avvenne il terremoto dell’Irpinia».
Dopo 47 anni, Malacqua torna a rivivere. Lontano da Napoli, su palcoscenici forse più grandi e più importanti. Il WSJ conclude così la recensione: «Per il romanzo di Pugliese è di nuovo il tempo della primavera, proprio come dopo la pioggia». Difficile trovare una conclusione migliore.