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Calcio&Finanza: i 10 motivi per cui Van Dijk è stato pagato 84,5 milioni di euro

La «cifra folle» sborsata dal Liverpool viene “racconata”, anzi “spiegata”, attraverso interessanti spunti di riflessione. Tra storia, economia e football postmoderno.

Calcio&Finanza: i 10 motivi per cui Van Dijk è stato pagato 84,5 milioni di euro

Spunti di riflessione

Quando ieri abbiamo scritto del passaggio di Van Dijk al Liverpool per 84,5 milioni di euro, abbiamo utilizzato una frase chiave. Questa: «Il prezzo è l’incontro tra la domanda e l’offerta». Che poi è il postulato fondamentale del mercato calcistico ma non solo, possiamo dire dell’economia libera e liberista. Per spiegare ancora meglio il trasferimento del difensore olandese alla corte di Klopp, vogliamo riportare un articolo di Calcio&Finanza firmato da Giovanni Armanini. Che, senza utilizzare dati complicati o grafici cartesiani, offre alcuni spunti di riflessione sull’operazione formalizzata tra il Southampton e il club della Merseyside.

Vi riportiamo alcuni dei punti più significativi, altri li potete leggere nell’articolo completo

 In tanti giudicano “folli” certe spese. Ma questo tipo di investimenti sono ormai pianificati e ricorrenti. Folli erano i club italiani degli anni ’90 e primi 2000 – quelli del calcio vero che tanto piacciono ai nostalgici e di cui si stanno pagando tutt’oggi i debiti acquisiti – che spendevano soldi immessi dai presidenti ma che non venivano prodotti di anno in anno.

Si parla anche del Napoli di Maradona:

La differenza tra Ronaldo all’Inter e Van Dijk al Liverpool, lo si capisca una volta per tutte, è che il primo andava per una cifra record da un club che a meno di altri sforzi diretti del presidente l’anno dopo non avrebbe più potuto fare una operazione simile, il secondo si muove all’interno di un piano preventivato di ricavi che si ripetono di anno in anno. O se preferite: Van Dijk sarà anche costato più di Maradona, ma il Liverpool oggi è leggermente più attrezzato del Napoli anni ’80 per pianificare un investimento di questa entità e difficilmente finirà per sbilanciarsi endemicamente andando progressivamente verso il fallimento e riemergendo solo fra 20 anni.

Altri punti riguardano le parole di Mourinho sul mercato complicato per le grandi squadre, il valore tecnico che non va di pari passo con quello economico e un discorso sul tempo che passa e i mercati che cambiano. Inevitabilmente. È una lettura consigliata, dentro c’è davvero tanta verità

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