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Napoli-Fiorentina 0-0, pagelle / Tra intelligenze superiori e cioccolate calde. Restiamo vivi

Male Jorginho, Zielinski e Callejon. In attesa di dire, come in un famoso film fece Jack Nicholson: “Qualcosa è cambiato”

Napoli-Fiorentina 0-0, pagelle / Tra intelligenze superiori e cioccolate calde. Restiamo vivi

REINA. Il Pepe verde fa scattare due volte il semaforo rosso per Simeone junior. Non ce n’è neanche per Benassi. Il fatto che non subisca gol sta diventando una mezza notizia e va segnalata – 6,5

Vedo che sei sulla mia stessa lunghezza d’onde. Bisogna pensare positivo: poteva andare peggio, il suo corpo inarcarsi senza motivo, un piede cedere franando e la Fiorentina sarebbe passata in vantaggio – 6,5

HYSAJ. Sua Intelligenza Superiore Maurizio Sarri decide che la squadra deve giocare di più a destra ma gli esecutori sono troppo rigidi e didattici. Come l’onesto Hysaj, appunto. I dialoghi tra lui e il fantasma chiamato Callejon sono improbabili e scontati. Per fortuna che la copertura c’è, almeno quella – 6

Ha poco spazio per giocare, nonostante ciò partecipa ad alcune triangolazioni positive. Calle sarà pure un fantasma, ma lui prova a tirargli via il lenzuolo, almeno – 6

ALBIOL. Decisamente più reattivo dopo l’imbambolamento in terra olandese. E il Cholito di cui sopra ne fa le spese più di una volta. Bello quello spalla a spalla in cui il giocatore viole finisce per terra – 6

Ecco, soffermandoci su quel galoppo alla rincorsa di Simeone e sulla vittoria con cui il nostro Raoul riguadagna palla, troviamo il senso di un’azione che merita il voto che ha – 6

KOULIBALY. Un Muratore perfetto, nel senso che mura tutto il possibile e s’incolla pure tante puntate avanti da centravanti o terzino di fascia. I suoi colleghi sono perlopiù mediocri e lui contende ad Allan e Reina la palma del migliore, per quanto possa valere – 6,5

Vale! Vale! – 6,5

MARIO RUI. Rimane in campo novanta minuti e questa è un’altra notizia. Si vede a sprazzi, in quel triste deserto che è diventata la fascia sinistra – 5,5

Ma se c’è solo lui, da quel lato, Fabrizio! Il fatto che non venga sostituito, poi, non è una notizia: equivale a una vittoria! – 6 

ALLAN. Jorginho è un altro spettro oggi e ad Allan tocca fare sul serio il brasiliano. Un multi-Allan che recupera, riparte e fa assist meravigliosi. Si concede persino dribbling funambolici – 6,5

Vero. E’ il più reattivo, anche nel partecipare emotivamente al gioco: quando Zielinski becca il palo, le telecamere Sky lo inquadrano mentre alza le braccia al cielo, incredulo. È suo il passaggio a Mertens per un gol che in altri tempi sarebbe stato un facile tocco in rete – 6,5

ROG dal 31’ del secondo tempo. Piove sul San Paolo ed entra come un Mosè virulento che vorrebbe aprire subito le acque e trovare la terra promessa alle spalle di Sportiello. Ma tutto resta al condizionale, senza presente indicativo – 6

E sì, Fabrizio, quando costringe Sportiello a controllare palla in area e lo atterra rovinosamente viene pure ammonito e a ragione, ma, benedetto Iddio, è qualcosa! – 6

JORGINHO. Sarri – ovviamente in virtù della Sua Intelligenza Superiore che vede cose che noi umani non possiamo vedere, Ilaria cara – lo manda in campo al zero forse uno per cento perché così deve andare. E’ aria di Natale e Jorginho regala palle a tutti i viola, o quasi. In aggiunta vanifica con un tiraccio l’unico guizzo di Mertens – 4,5

Al 6’ allieta la curva tirandole un pallone proveniente da un bellissimo passaggio di un ispirato Mertens. Erano settimane che pensavo e ripensavo all’intervista fatta al professor Cosenza, che lo aveva definito portatore sano di una geometria scolastica, elementare: oggi ho capito perché – 5

DIAWARA dal 37’ del secondo tempo. Entra troppo tardi, invano – senza voto

Fa un paio di cazzate, appena entrato in campo. Ma per fortuna, Fabrizio, non letali! – sv

HAMSIK. La partita del Napoli è grigia, senza luce, ma il Capitano mostra segnali d’insolita vivacità e serve dei signori palloni, soprattutto nella direzione del fantasma Callejon. Peccato, poi, per quel tiro che gonfia la rete dall’esterno – 6

Sono passati solo una decina di minuti della ripresa e arriva, finalmente, uno dei tiri alla Hamsik. Sfiora di pochissimo il palo, non entra in rete, ma è stato bellissimo rivederlo coordinarsi così per il tiro. Un insolito segnale di ripresa – 6

CALLEJON. Più o meno, Ilaria mia, abbiamo già detto tutto di lui. Impalpabile. Se non fosse per i calci d’angolo battuti, nessuno si accorgerebbe di lui in campo. E’ il fantasma rivoluzionario prediletto dall’intelligenza di Sarri – 4,5

Cerca di farsi vedere dai compagni, che però sembrano ignorarlo. Guardiamo il lato umano: si sente orfano di Insigne. Come dargli torto? – 5,5

MERTENS. Tale Pezzella sembra una vetta insormontabile come l’Everest per un piccoletto come lui. Tre cose in novanta minuti: il guizzo predetto per Jorginho, un tacco a seguire per Hamsik, infine quel tiro indicibile addosso a Sportiello su assist di Allan – 5

Al 6’ si gira, dribbla e ridribbla e la passa a Jorginho che però la manda alle stelle. Ma che segno di vivacità ci ha dato, eh, Fabrizio? Sembrava essere quello con più voglia e più idee. Nella ripresa è stata sua la bellissima palla assist per il palo di Zielinski. Al 25’’ Allan gli passa una palla da copione, una di quelle che Dries ha buttato dentro centinaia di volte, stavolta no. Non importa, Fabrizio, meglio questo che niente. Prova a comparire con veemenza, a tratti, ma non gliela passano bene e sbaglia alcune cose semplici. A strattoni, ma meglio che immobile! – 6

ZIELINSKI. A sinistra combina pochissimo, non poco. Ma ha due palle gol che spreca facendo bestemmiare tutti in tempo di Avvento – 5

Commette plateali errori nel palleggio di prima con piedi che sembrano quasi racchettoni. I compagni non gli passano granché palla e comunque, pure quando gli arriva, non è che brilli come un albero di Natale. Sbaglia sia col destro che col sinistro: si divora due gol. Nel primo tempo quasi non c’è, nel secondo sbaglia, ma non è meglio notarlo in campo piuttosto che dire ‘Zielinski chi?’ – 5 

OUNAS  dal 29’ del secondo tempo. Stavolta è dannoso – 5

Non sono d’accordo. Il cross teso di sinistro sul secondo palo, su cui Callejon non arriva è uno sprazzo di sole in mezzo alla pioggia – 6

SARRI. Un solo punto in due partite casalinghe, con l’intermezzo del fallimento di Rotterdam. Convinto, inoltre, di avere un’intelligenza superiore manifesta una sovietica intolleranza alle critiche e non risponde alle domande essenziali. Qualche esempio: la rosa è corta per lui? Il mercato chi lo ha deciso? La colpa dei 23 milioni spesi per il difensore serbo di chi è? Certo che nella vita, come dice lui, capitano i momenti difficili. Ma quando capitano qualcosa si cambia. Oppure no? – 4

So cosa stai pensando: il Napoli è irriconoscibile, come se gli undici si trovassero in campo insieme per la prima volta. Vero, Fabrizio, mica dico di no! Ma abbiamo pareggiato per la terza volta, dunque non abbiamo aumentato il numero di sconfitte in campionato (che, al momento, ammontano a una soltanto). Dice: sì, ma anche un anno e mezzo fa eravamo secondi, dopo la sconfitta con la Juve e potevamo tornare in testa, come oggi, e non lo abbiamo fatto. È vero, Fabrizio, ma se ci diamo le martellate sulla testa o più giù, cambia qualcosa? Allora vediamola come un bicchiere mezzo pieno: siamo secondi, a un punto dall’Inter e con un punto in più della Juve. Andiamoci a fare una cioccolata calda natalizia nello spogliatoio e la settimana prossima vediamo – 4,5

ARBITRO FABBRI. Una partita senza patemi o quasi è sempre facile da dirigere – 6

Con una partita così, alla controra, è persino difficile restare svegli, figurati… – 6 

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