Partita pazza e bellissima, Hamsik nella leggenda del Napoli con il 116esimo gol, quello del 3-2. Segnano anche Allan, Quagliarella e Lorenzo Insigne.
Il record dentro una partita da favola
Napoli-Sampdoria 3-2 è un inno al calcio. Un inno al calcio pazzo. Meno di due minuti e Ramirez ha impallinato Reina, punizione maestosa ma non così illeggibile da almeno 35 metri. La palla si abbassa alla fine, ma è sul palo del portiere spagnolo. Poteva prenderla, Pepe. I ritmi, a causa di questa situazione improvvisa, si alzano subito. Il Napoli è costretto ad alzare i giri del motore, la Sampdoria oppone il suo possesso ragionato in ogni situazione e la risultante è semplice: il dispositivo del pressing di entrambe le squadre diventa protagonista, gli errori di lettura in velocità fanno la differenza.
Così Mertens pressa Barreto e poi aziona Callejon: tocco, grande Viviano, ecco Allan. Gol, 1-1 e brivido supplementare per il check del Var. Pochi minuti e la Samp è di nuovo in vantaggio: Ramirez è bravo e fortunato a leggere l’azione in verticale, Hysaj se lo lascia sfuggire una prima volta, poi l’atterra in maniera vistosa, plateale. Quagliarella dal dischetto, i fischi sono timidi, Reina non la vede – ma stavolta può fare poco. Si riparte daccapo.
La Samp a un certo punto, inevitabilmente e fatalmente, rallenta. Il Napoli invece è sempre in tensione, e con un altro recupero palla di un maestoso Allan aziona il gioco Mertens-Insigne. Gran tocco del belga, Lorenzo non si lascia sedurre da conclusioni astruse e batte Viviano. Poi, è il momento della storia.
Marek
Un’azione fantastica, pensata da Allan. Che riceve il pallone in area, dribbla il suo avversario una, due, forse tre volte. Tocco nello spazio, velocità altissima, Callejon in fuorigioco ma Mertens è una pantera. E poi c’è Hamsik, che sublima la bellezza di questo primo tempo con un tocco pessimo, ma efficace. Napoli-Sampdoria è 3-2.
Hamsik è nella storia, ha superato Maradona, ha portato il Napoli in vantaggio in una partita difficilissima contro una squadra di grande qualità, di personalità. La maledizione del record è cancellata in sette giorni, 115 e 116 in fila. Bentornato Marek, che ha anche cucito il gioco in maniera lineare, con grande intelligenza. Gran partita, tanti errori, vediamo il secondo tempo.