Contestualmente all’arrivo di Bartocci in panchina, Napoli saluta Kerry, Carter e Gennaro Sorrentino. La salvezza, in ogni caso, è una possibilità davvero lontanissima.
L’impresa resta disperata
Niente Bucchi, il nuovo coach del Cuore Basket Napoli è Maurizio Bartocci. Nato a Caserta, sostituì proprio Piero Bucchi sulla panchina della squadra partenopea. Per lui, quindi, si tratta di un ritorno. Spesso subentrato in corsa, è il tentativo di patron Ruggiero per provare a salvare il salvabile.
Arriva un allenatore, però salutano Kerry, Carter e Gennaro Sorrentino. Napoli, quindi, si trova adesso con due pedine mancanti nello scacchiere esterni. Inoltre si tratta(va) di due giocatori che si adattavano al ruolo di playmaker, due che sembravano i soli a poter stare in A2. Intanto, in settimana, il presidente è tornato a parlare ai tifosi, riportando in auge la questione tecnica, a suo dire da attribuire alla passata gestione, senza però definire un reale piano di mercato, e l’esigenza di un nuovo direttore sportivo.
La salvezza non sembra oramai possibile, al netto degli addii prestigiosi, e della indecisione nella successione di coach Ponticiello. Prima l’annuncio a furor di popolo della proposta fatta a Bucchi, il quale fu visto anche in occasione del derby di Scafati, poi la squadra affidata in un primo momento al duo assistenti Aldo Russo-Armando Trojano, poi solo ad Aldo Russo ed infine l’arrivo di Bartocci, coach esperto ma che comunque domani affronterà Eurobasket Roma al Palatiziano, con una rosa ridotta all’osso. La parabola discendente di Napoli, sembra non conoscere fine, a questo punto l’obiettivo potrebbe essere lanciare giovani per fargli fare esperienza, e valorizzarli. Senza tentare di compiere un’impresa che, per roster, gestione e fiducia dell’ambiente, sembra decisamente proibitiva.