Forza e riconoscibilità internazionale vanno spesso a braccetto, il Napoli ha bisogno di calciatori importanti per continuare a crescere. E all’estero ci sono molte più possibilità.
Dimensione e riconoscibilità
Younes al Napoli, e io mi accingo a scriverne qualche giorno dopo aver espresso il mio parere su Deulofeu. Invitavo il Napoli a virare su acquisti di una certa riconoscibilità, su profili presenti nella mappa internazionale del talento. Il mio discorso verteva sull’esterno del Barcellona, ma ovviamente andava oltre il suo nome e cognome. C’era anche una considerazione sulla figura di certi giocatori: intendevo – e credo fermamente – che un Verdi o un Politano fossero troppo limitanti per ciò che è diventato il Napoli. Non tanto per la loro qualità o la loro adattabilità tattica, ma proprio per una questione di dimensione, di spessore rispetto alla forza dei calciatori a disposizione di Sarri.
È una questione che si esprime nell’esperienza internazionale, testimoniata dai numeri: Politano e Verdi mettono insieme 9 presenze nelle coppe internazionali (tutte di Politano) e due partite nella nazionale maggiore (entrambe di Verdi). Questo non vuol dire che due calciatori con questo curriculum non possano essere più forti o più funzionali rispetto a un calciatore come Younes. Allo stesso modo, però, un ragazzo di 24 anni e mezzo con 28 apparizioni tra Champions ed Europa League, e 5 presenze con la maglia della Germania, ha molte più probabilità di essere più forte di Politano e Verdi. È una constatazione talmente logica da apparire banale.
Un certo tipo di scommesse
Quindi, come dire: Deulofeu è evidentemente saltato, non verrà più a Napoli. Ma Younes può essere considerato come un ottimo investimento, ha caratteristiche “politiche” similari. L’esterno dell’Ajax rappresenta una (ri)apertura del club a un certo tipo di mercato, quello dei calciatori da valorizzare a livello internazionale. È un segnale significativo, anche perché un canale preferenziale con l’Ajax – un acquisto oneroso di questo tipo, allestito sei mesi prima di un trasferimento a parametro zero, è sintomatico di ottimi rapporti – non può che fare il bene del Napoli.
La questione tecnica è un azzardo, ma diventa quasi marginale rispetto al punto principale della questione. Il Napoli deve agire su un certo tipo di calciomercato, anche le sue scommesse devono avere delle basi su cui poggiare. Younes ha delle referenze di tutto rispetto, ha giocato da protagonista ad altissimi livelli, ha uno status superiore rispetto a quello di Verdi e Politano. È un’operazione spendibile, dal punto di vista tecnico ma anche economico.
Nel senso: qualora dovesse andar male, Younes ha un mercato più ampio su cui potersi rimettere in gioco. Qualora, invece, il suo inserimento dovesse essere positivo, il Napoli si ritroverebbe con una riserva di prestigio o addirittura con un potenziale titolare in caso di addio di Callejon o Insigne. Possibilità lontane, ma che vanno quantomeno tenute in conto. E per le quali Younes può essere considerato come una soluzione, anche in virtù di un’età ancora giovane (compirà 25 anni il 6 agosto).
La forza del Napoli
Del resto, ripensandoci, la forza di questo Napoli nasce da acquisti di questo tipo. Koulibaly, Ghoulam, Allan e Mertens sono arrivati in azzurro con uno status non molto differente – forse addirittura inferiore – rispetto a quello di Younes. Ora rappresentano la spina dorsale di questa squadra, sono cresciuti, sono stati valorizzati. Questo deve essere il Napoli, tra mercato domestico e internazionale. Solo che le possibilità interne sono molto ridotte, mentre il mondo oltre il mare e le Alpi è decisamente più grande, offre un numero enorme di occasioni. Come Younes, come lo era Deulofeu.
Politano è un’altra scommessa che potrà essere vinta, mai porre limiti al caso. Ma torniamo al discorso di prima: l’esterno del Sassuolo è nato tre giorni prima di Younes, guarda che coincidenza. Eppure non ha ancora giocato sugli stessi palcoscenici del tedesco. Un motivo ci sarà, senza essere troppo severi con lui. Ecco, in questa differenza che non è possibile chiarire c’è tutta la mia approvazione rispetto al fatto che l’arrivo di un Younes si sia concretizzato prima rispetto all’arrivo di un Politano. Il Napoli ha una dimensione importante, forse è arrivato il momento di rendersene (e rendercene) conto.