Le partite a gennaio sono fastidiose parentesi che distraggono dal calciomercato. Verdi è diventato un personaggio
Il mio Atalanta – Napoli 0-1
~ Le partite a gennaio sono brevi fastidiose parentesi che distraggono da ore e ore di divertente ed esaltante calciomercato.
~ Per fortuna abbiamo ripreso alle 12.30, un orario amato da tutti i calciatori. E per fortuna ci è capitata, su un campo curato e simile a un biliardo che fa invidia ai golfisti di tutto il mondo, l’Atalanta tabù di Gasperini. Una squadra e un ambiente che notoriamente stende tappeti profumati e infiocchettati pur di farci sentire a nostro agio.
~ Se a questo aggiungiamo la telecronaca del duo Caressa & Bergomi, che generalmente non tira i piedi, allora i 90 minuti di logorio senza le bombe di Bargiggia o i rifiuti di Verdi o di Ceravolo possono anche sopportarsi.
Jatta nera
~ L’Atalanta tabù più che una bestia nera è ‘na jatta nera e l’eliminazione dalla Coppa Italia ancora grida vendetta. Se poi però è stato il prezzo da pagare per i 6 punti che ci ha lasciato in campionato, allora complimenti alla Dea che gioca un calcio meraviglioso e spumeggiante, anche se ieri ha tirato una sola volta in porta e da fuori area.
~ Mi piacciono vari giocatori bergamaschi: Cristante, Freuler e non ultimo Cornelius che ha avuto grandi miglioramenti. Il Napoli potrebbe farci un pensierino, sempre che don Marotta dia il permesso per trattare, è ovvio.
~ A proposito, Politano ha chiesto al Sassuolo di liberarlo dando massima disponibilità a rifiutarci.
La Verdi cam
~ Il ventiseienne Verdi invece ha spiegato che vuole continuare a crescere a Bologna e così ha guadagnato striscioni, la fascia di capitano e una Verdi cam che lo ha seguito per tutta la partita di ieri. Chi rifiuta Napoli guadagna stima e rispetto e di colpo diventa un fenomeno. Dopo il “no” ho sentito parlare più di Verdi che di Vardy.
~ E ho sentito parlare spesso dei famigerati 4 ruoli. Un po’ come accadde quando acquistammo Giaccherini. Anche se alla fine si sono rivelati diversi da quelli che si immaginavano: seduto a destra, seduto a sinistra, seduto al centro o in piedi vicino alla panchina.
~ Esemplari i commenti e i suggerimenti di chi ha avuto Bologna nel cuore. Come Diamanti (“meglio numero uno qui che uno dei tanti a Napoli”) che in un gennaio qualsiasi lasciò la squadra emiliana per diventare un numero con molti zeri per qualche settimana in Cina.
~ O come Rolando Bianchi (“a Napoli rischia di bruciarsi, meglio che resti a Bologna”) che lasciò la Reggina per andare ad accendersi al Manchester City per sei mesi guadagnandosi la 38’ posizione nella classifica dei 50 peggiori attaccanti della Premier League.
Difficile dare importanza alla partita
~ Dare importanza alla partita è difficile quando si vivono momenti e situazioni così intensi. Anche perché, come anticipato dai giornali e dalle televisioni, questa sarebbe stata sicuramente la settimana in cui il destino si andava a compiere.
~ “Il sorpasso della Juve ai danni del Napoli è solo una questione di ore”; “occhio al ribaltone”; “c’è l’Atalanta tabù, la Juve ne approfitterà”…
~ E infatti, il Napoli, senza speranze di fare risultato a Bergamo, ha sì vinto grazie a un gol che ha alimentato polemiche e ha scomodato Spielberg per un montaggio in 3d che nemmeno per l’assassinio di Kennedy, ma soprattutto si è denotato il nervosismo che palesemente sta serpeggiando nell’ambiente azzurro.
Insigne
~ Il Napoli resta capolista? Abbiamo sempre più la miglior difesa? Mertens si è sbloccato? Finalmente la jatta nera di Gasperini è stata annientata? Don Marotta non ha dato il permesso alla cessione di Pucciarelli del Chievo e di Schiattarella della Spal? I calendari sono stati costruiti in maniera più trasparente della coscienza di Calvarese? Doveri doveva essere sospeso e invece ha regolarmente arbitrato ieri?
Ma chi se ne frega. Parliamo di Insigne.
~ Al momento della sostituzione, Lorenzo ha mostrato la sua insofferenza e ha evidenziato le chiare crepe nello spogliatoio, forse perché tutti sanno che Sarri andrà al Milan.
Sarri invece ha zittito l’attaccante spiegando con i mimi che la sostituzione è avvenuta per mancanza di impegno, probabilmente per l’imminente partenza del giocatore al Chelsea.
~ Intanto Pazzini, con una nota ufficiale, ha spiegato che, nel caso, rifiuterà il Napoli, non per il veto di don Marotta, ma perché si sente una bandiera, vorrebbe la fascia di capitano e vuole terminare il suo percorso di crescita a Verona.
~ Detto questo, ieri è stata una vittoria importantissima. Vincere a Bergamo inoltre contro l’Atalanta tabù fa bene al cuore, ma sono quisquilie. Invece, occhio che stasera ci sarà il sorpasso. È questione di ore.
Forza Napoli Sempre