Cagliari-Napoli, la partita non guardata: il gol di Callejon, la prestazione di Allan e Hamsik, il Cagliari che inizia bene ma poteva fare molto poco.
Arrivederci
Se avessi visto la partita ora potrei parlarvi Cragno, un giovane e (mi dicono) valente portiere, una promessa. Vi racconterei di Cragno difensore estremo del Cagliari calcio, generoso baluardo dei 7 metri. Un ragazzo in grado di balzare da un lato all’altro della porta senza paura, e perché dovrebbe averne?
Lui è Cragno, il portiere del futuro. Eccolo il futuro che non è ancora arrivato, perché poi la partita si gioca nel tempo presente e la si racconta nel tempo passato. La partita al futuro è soltanto immaginata, magari ne faremo un’altra rubrica, un futuro in cui l’ormai inespugnabile Cragno non lascerà entrare nella sua porta nemmeno un pallone, ma che dico pallone, nemmeno un moscerino.
Intanto Cragno al presente di ieri sera che è il passato in cui raccontiamo ha preso cinque gol, uno sull’altro, uno dopo l’altro. Di destro in diagonale, in anticipo da opportunista, di sinistro all’incrocio dei pali, su calcio di rigore, su calcio di punizione. Cragno, arrivederci.
Il gol di Callejon
Se avessi visto la partita avrei notato, già al primo replay del gol di Calle, il movimento perfetto (ben messo in evidenza da Alfonso Fasano nell’analisi tattica della partita) dello spagnolo, di Mertens, di Insigne e di Hamsik, quando Allan ha accelerato; qualora lo avessi visto avrei pensato che sarebbe stato impossibile non segnare, tutti erano al posto giusto, tutti sapevano, tutti aspettavano.
Marek e Mario e Allan
Se avessi visto la partita avrei capito da subito che quella azione del secondo tempo avrebbe portato al gol del capitano, e che gol, avrei potuto raccontarvi di come Hamsik – ieri sera – abbia fatto una delle migliori partite della stagione, una partita quasi perfetta.
Se avessi viso la partita ora potrei dirvi che quando Mario Rui si è preparato a calciare la punizione ho pensato: “Segna”, ed esattamente su quel palo, in quell’angolo alto. Pensate. In più se l’avessi vista avrei potuto finalmente ammettere che Mario Rui, che dipenda da Sarri o meno, è un fior di terzino. Mario Rui uscito definitivamente da Narcos.
Se avessi visto la partita vi racconterei di Allan, forse il miglior centrocampista del campionato, anzi, togliamo il forse. Vi direi di come sul 4 a 0 andava a strappare palla dagli sconcertati giocatori del Cagliari che lo guardavano come a domandargli: “Per favore, facci fare almeno un paio di metri”.
Il mio vecchio amico Bruno
Se avessi visto la partita potrei raccontarvi di una grandissima armonia dei movimenti, di una sicurezza eccezionale, di un Cagliari che almeno per venti minuti ha provato a giocare, di calciatori che sorridono – prima, durante e dopo la partita – di calciatori che si cercano, che si aiutano, che si trovano.
Se l’avessi vista come si fa con i posticipi del lunedì sera ora scriverei al mio vecchio amico Bruno, grandissimo tifoso del Cagliari, e gli direi: “Bru’, su, non dipende da te. E non dipende dal Cagliari”.
Se l’avessi vista oggi mi sentirei leggero così come ci si sente quando si domina divertendosi.
Se l’avessi vista oggi a Milano ci sarebbe il sole e a Napoli starebbe nevicando.
Note a margine
- Gabbiadini ha segnato.
- Il Milan fa il miglior gioco del campionato.
- Il Cagliari avrebbe meritato di più (nel senso di gol subiti).
- Il prossimo portiere del Napoli non è Cragno.
- Mario Rui ti chiedo scusa, ti ho sottovalutato.
- #IoStoConSarri verso “la terra sconosciuta”.