Il presidente sceglie la Gazzetta per il suo attacco alla Juventus: «Se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore»
La mappa dei media
Aurelio De Laurentiis ha studiato la mappa dei media e ha scelto di diversificare i concetti da lanciare. A Napoli, alle tv e alle radio, si è limitato a spiegare il non mercato del Napoli. Ai quotidiani nazionali – Repubblica e Gazzetta – ha invece deciso di affidare il suo attacco politico alla Juventus. Nulla di sostanziale e sostanzioso, più che altro allusioni buone a soddisfare la platea e a non inimicarsi per davvero il club che gli ha consentito di avere un incarico nel salotto buono dell’Eca con Andrea Agnelli presidente. Certamente, però, una novità nella politica di De Laurentiis. Tant’è vero che la prima pagina della Gazzetta – “De Laurentiis: attacco alla Juve” – fa il suo effetto.
La Juve e lo stadio
È certamente alla Gazzetta l’intervista più densa. Ricorda la trattativa con il Sassuolo per Politano, che aveva descritto anche ieri. Sono i passaggi sulla Juventus quelli più interessanti.
Oggi il Napoli fattura un terzo della Juve, ma i nostri conti sono migliori dei loro. La Juventus però appartiene alla famiglia più potente d’Italia da 100 anni. Non è una questione di soldi, ma di rapporti che possono anche silentemente creare condizionamenti. A tutti i livelli. Un esempio? Con Sportfive loro hanno avuto in regalo due terzi dello Stadium. A me sono serviti 7 anni per transare dei finanziamenti che ho dato al Comune, altrimenti non avrei potuto giocare al San Paolo.
Politano
A proposito di Politano, gli chiedono: Gira voce fosse proprio la Juve a volervi mettervi i bastoni tra le ruote.
Non sono io a dirlo. Il giro l’ho capito, ma non faccio dietrologia. Sono fatalista e allora meglio così. Stimo Politano, che era entusiasta di venire al Napoli, ma non vale tutti quei soldi. E se qualcuno mi ha fatto risparmiare 29 milioni, mi ha fatto un favore, non un torto.
La rabbia dei tifosi
Da quando la piazza sa far mercato? Il tifoso vuole solo la corrida e ci rimane male sempre. Ma io non sono un politico, non devo cercare consenso.
C’entra il Bayern nel dietrofront di Younes?
Lo ha detto lei, non io. Però ci pensi bene: Juve, Bayern, Eca (European club association ndr), Uefa. Ha capito il film?