Secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport, Reina sarà il sostituto di Donnarumma in caso di cessione. Il portiere spagnolo non ha iscritto i suoi figli in una scuola napoletana per il prossimo anno.
L’articolo della Gazzetta
L’addio di Pepe Reina ha (già) tenuto banco in questi giorni senza calcio giocato, tra Lipsia e Cagliari. Il nuovo capitolo della piccola telenovela sul futuro del portiere spagnolo si può leggere sulla Gazzetta dello Sport di oggi. In pratica, lo scenario è semplice: Reina ha già deciso di lasciare Napoli per trasferirsi a Milano. Dove lo attende un contratto triennale con il Milan se «Donnarumma dovesse decidere di lasciare il club rossonero, a fine stagione».
L’idea di troncare il rapporto, o meglio di non prolungarlo, è condivisa da Reina con il club partenopeo. Sempre secondo la rosea, De Laurentiis avrebbe deciso di optare per un portiere più giovane, già dalla prossima stagione. Il rapporto tra il portiere spagnolo e il presidente, leggendo la ricostruzione della Gazzetta, è rimasto lo stesso di inizio stagione. Diciamo non proprio idilliaco: «È dall’inizio della stagione che Pepe Reina non parla, fin qui non ha mai rilasciato né dichiarazioni né interviste. Una decisione presa con responsabilità, sapendo che i media gli avrebbero chiesto a più riprese del suo futuro e del rapporto con De Laurentiis. Ha voluto così, il portiere spagnolo, per restare concentrato sul patto sottoscritto insieme a tutti gli altri compagni e che ha al primo punto la conquista dello scudetto».
A conferma di questa impalcatura, la Gazzetta ha pubblicato un’ulteriore indiscrezione sul futuro di Reina, legato ovviamente a quello della sua famiglia. «Il portiere spangolo – si legge – non ha provveduto a reiscrivere a scuola i propri figli. Sabato sera, Reina e sua moglie, Yolanda Ruiz, hanno festeggiato il compleanno della primogenita, Grecia, e nel corso del ricevimento Reina ha confessato ad alcuni amici, tra cui i compagni di squadra Maggio e Hamsik, che quella sarebbe stata l’ultima festa
napoletana, perché il prossimo anno non sarà più a Napoli».