Con i nuovi metodi di ripartizione, la Juventus perderebbe 16 milioni e il Napoli ne guadagnerebbe 17 rispetto alle cifre attuali.
Il prospetto di Calcio&Finanza è piuttosto chiaro. La ripartizione dei diritti tv con il nuovo contratto firmato con MediaPro modificherebbe sostanzialmente la ripartizione tra i club in favore di un maggiore equilibrio. E favorirebbe il Napoli.
La Juventus passerebbe da una posizione di dominio assoluto (107 milioni contro i 79 del Milan e dell’Inter che la seguono nell’attuale graduatoria) a una di leadership ma senza più il divario incolmabile di circa quaranta milioni. La nuova ripartizione, con nuovi standard, vedrebbe sempre la Juventus al primo posto ma non più con 107 milioni bensì con 91. Alle sue spalle l’Inter con 87, poi il Napoli che salirebbe da 67 a 84. Più giù, Roma, Milan e Lazio.
Ecco come cambiano i metodi di ripartizione secondo Calcio&Finanza:
Dalla prossima stagione non cambierà solamente la cifra che riceveranno le squadre, ma anche i criteri di ripartizione. La modifica della legge Melandri infatti cambierà il volto della suddivisione dei ricavi: la fetta da dividere in parti uguali salirà al 50%, diminuirà il peso dei tifosi (dal 30% al 20%) mentre tra i risultati sportivi crescerà il peso dell’ultimo campionato (dal 5% al 15%) e caleranno le voci relativi alla storia (dal 10% al 5%) e all’ultimo quinquennio (dal 15% al 10%). «Abbiamo riorganizzato la legge Melandri – le parole del ministro dello sport Luca Lotti – inserendo una modifica per la redistribuzione dei diritti tv, in modo da assegnare maggiori risorse alle società più piccole rendere il campionato più bello e interessante».
Una notazione metodologica prima dei numeri: la ripartizione per quanto riguarda i tifosi avverrà «sulla base del pubblico di riferimento di ciascuna squadra, tenendo in considerazione il numero di spettatori paganti che hanno assistito dal vivo alle gare casalinghe disputate negli ultimi tre anni, nonché in subordine l’audience televisiva certificata». Non essendo ancora noto quale sarà il peso delle due voci, nella nostra stima gli spettatori allo stadio degli ultimi tre campionati pesano per il 60%, mentre gli ascolti tv della stagione in corso per il 40%.