Mario Rui come Forrest Gump. Il folletto Mertens gira a vuoto. Insigne fa sesso con la palla
REINA. Ilaria cara, stasera sono pagelle di dolore, in cui la delusione e la rabbia hanno una dignità epica e indelebile. Uno di quei giorni che il Destino e la Ciorta marchiano senza pietà. E che non era Destino si era capito già a venti secondi dalla fine di Lazio-Juventus. Mi chiederai di Reina, com’è ovvio, e io posso solo dirti che ne ha prese quattro. Un passivo notevole, con o senza colpe – 5
Mi credi, Fabrizio? Quelle quattro palle mi hanno così stupitiata che davvero non saprei se Pepe avrebbe potuto evitarne almeno una. Però, come dici tu, con o senza colpe, quattro paccheri sono tanti – 5
Lo spazio vuoto sul taccuino
HYSAJ. La fascia destra è come inceppata e dell’onesto Albanese si vuole ricordare, a mo’ di speranza, una cosa positiva: quel salvataggio al 10’ del secondo tempo, quando si era ancora sull’uno a due – 5
È l’unica cosa che ho annotato anche io. Per il resto quello dedicato a Hysaj sul mio taccuino è uno spazio vuoto – 4,5
Albiol diventa un nano, Kalidou un bambolotto
ALBIOL. Il copione del Fato per la serata prevede finanche la resurrezione di Dzeko, che azzecca il vantaggio romanista sovrastando l’Ispanico. La difesa danza male pure in fase di uscita e di impostazione. Tutte insieme esplodono le crepe manifestate nei primi venticinque minuti a Cagliari – 5
Il bell’Albiol, il pennone azzurro, quello che abbiamo sempre eretto a baluardo della difesa, perisce così di fronte a un giocatore che una l’azzecca e cento le liscia. La mattina dopo, Fabrizio, mi viene ancora da piangere – 5
KOULIBALY. La pressione giallorossa lo trasfigura sovente in un gigantesco bambolotto. Per il resto vedi sopra – 5
Vedi sopra soprattutto alla voce lacrime – 5
Il Capretto Espiatorio
MARIO RUI. Ahinoi, Ilaria mia, è il Capretto Espiatorio di questa orrenda notte, il Forrest Gump che combina il Bene e soprattutto il Male. Porge a Insigne l’assist per l’uno a zero. Indi infila una sequenza da incubo: insegue a vuoto Under e provoca la carambola fatale del pareggio; guarda Florenzi crossare per l’uno a due di Dzeko; fa lo spettatore ravvicinato pure dell’uno a tre; infine serve di tacco l’assist a Perotti per il quarto sigillo romanista. Mettiamola così senza insultarlo: vada a farsi benedire da un monaco omosessuale – 3
Ho scritto un sacco di parole alla voce Mario Rui. Quel primo errore a pochi minuti di gioco mi ha fatta così dispiacere che l’ho guardato attentamente tutta la partita. Sbagliava e rimediava, sbagliava e rimediava. Ho apprezzato tanti dei suoi tentativi e molte delle sue pezze. Ma a guardare stamattina il mio taccuino, Fabrizio, purtroppo è come dici tu. Io voglio bene a Mario, però. Il dolore è veramente tanto, oggi – 3
Sbiadisce anche Allan
ALLAN. Sbiadisce persino lui stasera. Gioca sottovoce in una zona del campo ben presto finita sotto la dittatura della Roma – 5
Corre molto e forte, intercetta di continuo qualcosa, anche solo con la punta del piede. Fa l’Allan, Allan. È che qualcuno lassù ha detto no – 5
JORGINHO. L’inizio è sontuoso, non solo a fare da cerniera ma anche a calibrare lanci perfetti al millimetro. Purtroppo il vantaggio giallorosso è una mazzata sulla testa e nella testa per tutti, particolarmente per Jorginho, che evapora – 4,5
Hai ragione. Inizia partecipando alle meraviglie di palleggio con i compagni, conoscendo a memoria i pesi dei corpi e le loro posizioni. Apre bene e in maniera intelligente da tutti e due i lati. Poi la Roma segna. E a Jorginho, come al Napoli, si appannano la vista e il cervello – 5
Povero Arkadius
MILIK dal 30’ del secondo tempo. Beh, averlo rivisto è l’unica ma davvero l’unica noticina da ricordare senza incazzarsi – senza voto
Sul 4-1, Fabrizio? Mi devi dire cosa poteva mai risolvere, Milik, sul 4-1. Ho imprecato molto, quando ho visto la sostituzione – sv
Piotr e Marek
ZIELINSKI. Non trova mai, ripetiamo mai, la sua dimensione in campo. Eppure sostituisce il Capitano nel ruolo che gli è più congeniale – 4
All’8 apre meravigliosamente a sinistra per Insigne, che poi tiene palla come se gli si fosse incollata alla punta del piede. C’è un momento esatto in cui, se rivedi l’azione, te ne accorgi e che ti dà l’esatta dimensione di cosa sia stata questa partita: Lorenzo se la porta dove vuole, rotea su se stesso, fa roteare lei. Insigne e la palla: storia di amore, sesso e fantasia. Poi, però, Lorenzo non trova altro da fare che ridarla a Zielinski, che infine la perde, non amandola, forse, come Lorenzo – 5
HAMSIK dal 20’ del secondo tempo. Entra e comincia a sbagliare da subito, lasciamo perdere – 5
Sì, lasciamo perdere – 5
La destra è un disastro
CALLEJON. Tranne quell’assist al 17’ per Insigne, non è per nulla decisivo. Stasera la destra è un disastro, speriamo almeno che sia un segno profetico per domani (a proposito: buon voto a tutti) – 5
L’unico a cui, in questo momento, affiderei il portafogli, la borsa, la casa, il Paese, Fabrizio, è Lorenzo Insigne – 5
Il gol più inutile della storia
MERTENS. È un folletto che gira a vuoto, troppo. Si sceta quando il Destino si è già compiuto e segna uno dei gol più inutili della storia del calcio – 5
Il faccia a pancia contro Fazio è il momento in cui, in effetti, si fa più notare. E chi c’è a difenderlo, anche in quel frangente? Naturalmente Lorenzo! – 5
Insigne-Roma
INSIGNE. Stasera non si è giocata Napoli-Roma, ma Insigne-Roma. Gol a parte, rovescia su Alisson una quantità impressionante di palloni ma non ha senso, ormai, contarli. Purtroppo per noi e per lui si trasfigura in Lorenzo l’Illusionista, che illude e basta – 7
Sette, sul mio taccuino (a parte il gol, naturalmente), le palle più belle e clamorose che Alisson gli ha negato. La partita è stata orrenda, Fabrizio, ma Insigne è stato un incanto. Si parla spesso di Napoli maturo, ma è lui l’unico a cui il gol di Dybala al 92’ non ha spezzato né gambe, né schiena né concentrazione – 9
Da inseguito a inseguitore
SARRI. Da stasera, Atalanta permettendo, non siamo più primi virtualmente. Il Tre Marzo sarà comunque una data nera. Adesso comincia un altro campionato, da inseguito a inseguitore – 5
Ad alcuni non regge il fisico, a noi il cervello – 5
Anche Massa abolisce il Var
ARBITRO MASSA. Forse non ce n’è mai stato bisogno, ma anche Massa ha abolito il Var – 4
In un’occasione almeno lo avrei consultato, ma giusto per far vedere. E a voler essere pignoli, ma neppure tanto, sul bi-temporeggiamento di Alison c’era da tirare fuori il cartellino. Di fronte però a un risultato così netto non è che la colpa sia dell’arbitro – 5