I compagni non hanno gradito i complimenti del portiere al Napoli, lui ha accusato la squadra per gli errori tecnici e comportamentali: «Non è da Juve». Sotto accusa anche Dybala
Il terzo tempo del portiere
Dai fruttini, che secondo Buffon l’arbitro Oliver avrebbe dovuto bere in tribuna invece di dirigere Real Madrid-Juventus, alla frutta vera e propria che è volata domenica sera nello spogliatoio della Juventus alla fine della sconfitta contro il Napoli. Lo racconta oggi il Corriere di Torino.
Massimiliano Nerozzi e Timothy Ormezzano scrivono che non a tutti i giocatori della Juventus è piaciuto il terzo tempo di Buffon che si è attardato in campo a congratularsi con gli avversari, “pure perché – scrivono – in quegli attimi la testa è in trance e la tensione pronta a esplodere”.
Benatia pensa di avere sempre ragione
Prosegue poi il racconto: “Detto ciò, Gigi entra nello spogliatoio incavolato per gli errori (tecnici) e per gli orrori (di temperamento): «Non è da Juve». Quasi non serve fare nomi, ma dentro al mulino della discussione entra Dybala – mica l’unico a deludere sia chiaro – ma ultimamente inghiottito dal dubbio alla Nanni Moretti: mi si nota di più se gioco o non gioco? Cosa in cui è riuscito, pur messo in campo.
C’è uno scambio di vedute anche con Medhi Benatia, uno che ha talento e pregi, ma pure un abnorme difetto: pensa sempre di avere ragione. Ma sempre, soprattutto quando la partita è ancora calda e il giudizio contaminato dall’adrenalina. Altra caratteristica di Benatia è che risponde: dal suo punto di vista, a ragion veduta. Ma a ultimi minuti, delle ultimissime partite, mal digeriti: dall’intervento ritardatario su Lucas Vazquez (a Madrid) al mancato intercetto di Kouli- baly. Vola qualche frutto, di quelli su cui ci si avventa quand’è finita la partita, ma poi tutto finisce lì.