Alla Gazzetta: «Allegri è stato coerente, Sarri l’unico a cercare la vittoria. La critica cambia idea in base al risultato. In Italia di solito non vince la bellezza»
La critica giudica in base al risultato
Arrigo Sacchi sulla Gazzetta dello Sport.
“Sono stati i soli a cercare la vittoria: alla fine, gli azzurri di Sarri ci sono riusciti. I bianconeri di Allegri, non al top, hanno interpretato l’incontro come quasi sempre fanno con avversari di alto livello: prudenza, fase difensiva serrata, attendendo soprattutto il contropiede salvavita o l’errore dell’avversario o l’exploit di un singolo (…). Se il Napoli non avesse vinto, avrebbe subito un torto al proprio merito e coraggio. Il gol al 90’ forse ha fatto cambiare parere e valutazioni a gran parte della critica, sempre condizionata dal risultato finale. Questo è un problema che non aiuta la crescita culturale e sportiva, non consente di venire fuori dalla convinzione che conti soltanto vincere.
Attenti all’eccessiva euforia
Questa vittoria, unita all’amore dei propri tifosi, permetterà progressi a tutti gli azzurri, anche se eccessive euforia e pressione potrebbe creare problemi a un gruppo poco abituato alle grandi affermazioni. Al contrario, i bianconeri sono ancora i favoriti avendo un punto di vantaggio: contano su una grande esperienza, hanno alle spalle una società competente e ricca come nessun’altra, con un tecnico che ha dimostrato di conoscere e gestire perfettamente tutte le situazioni. Sono rimasto sorpreso dalle feste con canti nello spogliatoio azzurro: capisco che vincere a Torino non è semplice, mi ricordo di Baresi emozionato la prima volta che vincemmo dopo una decina di anni.
Gli uomini di Max sono duri a mollare: sono i più forti, anche se non i più belli. In Italia di solito si vince prevalentemente con prudenza, forza, determinazione, qualità dei singoli, capacità agonistiche e tatticismo. Di bellezza di gioco, spettacolo e merito neanche a parlarne, così si rimane nel passato.