Zidane al Real dà il via al valzer delle panchine. Gli Spurs potrebbero tornare su Sarri se Pochettino andasse a Madrid. Ma resta sempre lo scoglio Napoli
L’addio di Zidane
L’addio di Zidane al Real Madrid riapre ovviamente il valzer delle panchine. In una stagione in cui, peraltro, tutto sembrava ormai bloccato. La Gazzetta dello Sport dedica giustamente ampio spazio alla notizia. E comincia a pensare a cosa potrà accadere dopo.
Tra i favoriti alla successione c’è Pochettino che piace a Florentino Perez ma che è fresco di rinnovo col Tottenham. Bisogna trattare col presidente degli Spurs Levy definito “abile negoziatore che con Florentino si è già scontrato per Modric e 5 anni fa per Bale (facendoselo pagare cento milioni)”.
Nell’articolo si parla anche del Chelsea.
Intanto a Londra prende quota Laurent Blanc per il Chelsea dopo il meeting a Parigi con Marina Granovskaia, braccio destro di Abramovich. La new entry coincide con lo stop per Sarri, visto che ieri è scaduta la clausola per liberarsi dal Napoli.
I guai di Abramovich
E della situazione non felice di Abramovich: “Tutto ciò accade nel giorno in cui Abramovich comunica la rinuncia ai costosi lavori per il nuovo Stamford Bridge, ulteriore segnale della guerra fredda con l’establishment inglese. Ottenuta la cittadinanza israeliana, il magnate russo paventa un clamoroso disimpegno. Cosa fa, allora? Si tiene Conte per non spendere 20 milioni di penale? O dirotta sul più economico Blanc?”.
Ed eccoci a Sarri.
Resta sempre il Napoli con cui dover trattare
“In questo clima di incertezza Sarri è costretto a guardarsi intorno. Nei mesi scorsi aveva già avuto un abboccamento con il Tottenham e in queste ore il dialogo è stato riaperto, ovviamente in gran segreto per non dare facili esche al Real. Il romanzo è solo al primo capitolo ma si preannuncia avvincente. De Laurentiis farà il duro anche con gli Spurs? Ancelotti è sempre più padrone del Napoli, così lo stipendio di Sarri appare di troppo. Se davvero Levy bussa alla porta di Aurelio…”. L’unico passaggio eccessivo è proprio l’ultimo. Anche gli Spurs dovranno sedersi a trattare con De Laurentiis, come dimostra quel che è successo col Chelsea.