Secondo il quotidiano, «Sarri è convinto di poter risolvere il contratto dopo l’insediamento di Ancelotti. Per ora, preferisce centellinare le uscite pubbliche»
C’è un mese di tempo
C’è un mese di tempo, scrive la Gazzetta in un interessante approfondimento sul contratto che lega Maurizio Sarri al Napoli.
Il quotidiano scrive che «dal 1° luglio tutto tornerebbe ad essere più complicato perché per il Napoli riprende valore la clausola da 8 milioni, mentre Sarri è convinto di poter comunque risolvere il contratto dopo che si sarà insediato Ancelotti. Meglio se gli animi si rasserenassero».
Sarri – scrive la Gazzetta – non è stato formalmente esonerato così come Ancelotti non è stato formalmente tesserato.
Il silenzio di Sarri
In questo mese senza clausola, “è il momento per Chelsea, Tottenham (qualora andasse via Pochettino) o chiunque altro di farsi avanti. Poi starà a De Laurentiis decidere se scendere a patti, se intavolare un discorso che possa riguardare anche dei calciatori o se alzare un muro e costringere Sarri sul divano di casa. Il rischio che la vicenda finisca così, c’è e sarebbe un peccato vedere volare gli stracci dopo una favola durata tre anni, che per poco non ha avuto il lieto fine con lo scudetto. Anche per questo motivo, cioè per evitare di inasprire gli animi, Sarri sta centellinando le sue uscite pubbliche visto che è legato contrattualmente ancora al Napoli pure sotto il profilo dell’immagine”.