Le indiscrezioni confermano il possibile approdo in azzurro del centrocampista croato: perché sarebbe un acquisto funzionale, anche senza scaldare la piazza (giustamente).
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Le indiscrezioni
Milan Badelj al Napoli è una suggestione che si rincorre da qualche giorno, e che conta diverse fonti a sostegno della tesi. Le prime conferme sono arrivate da Alfredo Pedullà, uomo mercato di Sportitalia. Poi, oggi, anche il quotidiano fiorentino La Nazione ha scritto e spiegato che il centrocampista croato ormai ex viola è vicinissimo al club partenopeo. Si tratterebbe di un’operazione a costo zero, Badelj è in scadenza di contratto e non ha rinnovato con la Viola.
Come giudicare questa operazione? O meglio: con l’arrivo di Ancelotti, erano stati lanciati nomi altisonanti, dai Benzema fino ai Vidal. Quindi, come e perché si arriva a Badelj? La strada è semplice, e va ricercata nel rapporto costo/opportunità: Badelj è un calciatore già formato, con qualità da regista puro ma anche in grado di interpretare il ruolo con maggiore fisicità rispetto a Jorginho. Per dirla facile: è un centrocampista in grado di tenere insieme i reparti sia che si giochi a due, sia che si giochi a tre. Arriverebbe a costo zero come “tutor” di Diawara, forte di una buona esperienza internazionale (30 anni compiuti, 37 presenze con la Croazia e 26 nelle coppe europee) e di una dimensione forse nascosta, ma determinante, nel gioco della Fiorentina. È un regista meno appariscente di Jorginho, ma è altrettanto impattante nell’economia del gioco, pur con caratteristiche diverse.
Certo, c’è il rovescio della medaglia: non sarebbe un acquisto che accenderebbe la piazza, questo no. Soprattutto in relazione all’idea che volevamo farci del “Napoli di Ancelotti” inteso come squadra dei e con i top player. Vedremo se l’affare si concretizzerà, noi ne avevamo già parlato un po’ qui dal punto di vista tattico e progettuale.