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Il manifesto di Napoli “città perfetta” che produce senza recriminare

Che cos’è Perfetti (S)conosciuti un network per fare rete e valorizzare le professionalità presenti sul territorio. Domani un incontro al Polo culturale di Pietrasanta

Il manifesto di Napoli “città perfetta” che produce senza recriminare

Il manifesto della città perfetta: Perfetti (S)conosciuti e le sue storie di straordinaria normalità

Perfetti (S)conosciuti nasce nell’autunno 2017 come un ciclo di iniziative dedicato al networking tra professionisti e imprenditori under 40 dell’area metropolitana di Napoli. Gli eventi di Perfetti (S)conosciuti sono concepiti, sulla scorta di esperienze analoghe in altre capitali europee, come occasioni per aggregare e unire i migliori talenti della nostra area urbana, tra le più giovani dell’Europa meridionale: dagli esponenti delle professioni ordinistiche (avvocati o commercialisti) ad app developer, da funzionari e dirigenti pubblici a imprenditori e startupper, da comunicatori e giornalisti ad artisti ed esponenti delle industrie culturali e creative.

Per concludere il primo ciclo di iniziative, Perfetti (S)conosciuti ha organizzato un incontro-dibattito dal titolo: La città perfetta. Storie di straordinaria normalità, in programma mercoledì 27 giugno alle ore 19 presso il Polo Culturale di Pietrasanta. L’evento sarà specificamente dedicato all’industria dell’immaginario a Napoli attraverso il racconto dei suoi giovani protagonisti di successo. Sarà l’occasione per ragionare sulla discrasia tra il forte immaginario prodotto intorno alla città e le sue reali potenzialità, declinate dal punto di vista di chi ci vive, lavora, produce, mette in circolo esperienze, costruisce relazioni e, perché no, storie.

Come viene percepita all’esterno

Grazie a cinema, teatro, musica, sport, letteratura, tv, Napoli è diventata una città perfetta per molti osservatori esterni, affascinati da immagini, racconti, sensazioni e idee provenienti direttamente dal nostro territorio e ormai parte viva dei nostri vissuti. Napoli è straordinaria culla di teatro, di palcoscenici sempre aperti e brulicanti; vive storie straordinarie e avvincenti grazie ai protagonisti dei romanzi ambientati nelle sue strade, nelle sue ville e anche nelle sue periferie decadenti; recupera straordinarie leggende urbane attraverso linguaggi innovativi che strizzano l’occhio al digitale e alle tendenze dello storytelling d’Oltreoceano; diventa patria di straordinarie storie di calciatori provenienti da Senegal, Belgio, Polonia o Slovacchia; è colonna sonora straordinaria e naturale di immagini cinematografiche che appassionano pubblici di tutta Europa; è un set straordinario per racconti e storie televisive che appassionano spettatori di diversa estrazione sociale e provenienza geografica.

Dietro tutto questo ci sono persone, che senza piagnistei, senza recriminazioni, senza chiedere nulla a nessuno, ma solo con le loro straordinarie storie di assoluta normalità, contribuiscono a rendere viva e quasi palpabile questa immagine di “città perfetta”: iperbole che serve a dichiarare il nostro amore per la città, ben consapevoli della sua distanza dalla perfezione.

Le nostre “storie di straordinaria normalità” saranno lo spunto per riaprire il dibattito sulla città da un punto di vista non oleografico e macchiettistico, ragionando ad esempio su come portare i vissuti e la sensibilità degli artisti napoletani in Italia e all’estero o su come promuovere e incoraggiare il lavoro di giovani professionisti e creativi. A partire da questi temi, ci chiederemo, insieme ai nostri ospiti e al pubblico: esistono nuove modalità e strategie per raccontare una “città (quasi) perfetta”? È possibile immaginare una città che continui a produrre bellezza e innovazione e sia allo stesso tempo “normale” per chi ci vive e ci lavora?

Competitiva con le città più dinamiche d’Europa

Fino ad oggi si è prodotto un discorso pubblico autoreferenziale su Napoli, che non ha coinvolto chi, in questo territorio, possiede idee e competenze. La sfida di un futuro caratterizzato sempre più dalla competizione tra aree urbane sarà rendere Napoli una città capace di attrarre risorse e persone, e non (solo) perderle (la famigerata Brain Waste, fuga dei cervelli denunciata per ultima dalla Banca d’Italia). Esiste già una nuova generazione – che si riconosce nella competenza e nel merito e che vuole vivibilità e sviluppo sostenibile – che in questi mesi Perfetti (S)conosciuti ha provato a connettere e far (ri)conoscere. Grazie a questa nuova classe dirigente, Napoli può essere competitiva con le città più dinamiche di Europa, candidandosi ad essere uno dei grandi nodi culturali, dell’innovazione, ma soprattutto una città davvero libera, dal punto di vista delle libertà personali, culturali, di espressione e di mercato. Libera anche in senso metaforico, senza l’ingombro delle difficoltà che occupano la testa di ciascuno di noi nel vivere e percorrere quotidianamente il territorio urbano.

Facilitatore di progetti

Perfetti (S)conosciuti, a partire da questo evento, e ancor più con la prossima stagione di iniziative e dibattiti, si propone di diventare un facilitatore di progetti, idee e connessioni. Fare rete, valorizzare le professionalità presenti sul territorio, dare la possibilità a talenti stranieri di conoscere le potenzialità creative, industriali e di vivibilità della nostra area metropolitana, sono questi gli obiettivi che vogliamo condividere con tutti gli attori coinvolti, in pieno spirito networking. Il nostro auspicio è che – mettendo insieme eccellenze del territorio e soggetti esterni interessati ad investire su Napoli in termini economici, relazionali e (soprattutto) umani – si possa contribuire a diffondere una nuova immagine della città. Magari stavolta (davvero) perfetta.

C’è anche il Napolista a “Storie di straordinaria normalità” di Perfetti sconosciuti

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