Analisi strategica per il prossimo numero uno del Napoli: il titolare “pesante” insieme a Sepe (questioni di lista), l’accoppiata tra un giovane da svezzare e un portiere-guida-
La scelta di una strategia
Probabilmente, è l’unica vera criticità del mercato del Napoli – se per criticità intendiamo il significato più profondo del termine, ovvero una necessità “critica” cui far fronte. Il Napoli ha un solo portiere in rosa, Luigi Sepe, che oltretutto nutre dei dubbi sulla sua permanenza in azzurro. Dubbi che, tra l’altro, vengono quotidianamente alimentate dalle interviste radiofoniche del suo procuratore.
Più che di nomi, in questo pezzo parleremo delle possibili strategie per il mercato dei portieri del Napoli che sarà. Partendo proprio da Sepe, di cui avevamo già scritto qui in merito alle voci su un possibile rinnovo. La sua eventuale conferma sarebbe una sorta di necessità “tecnico-regolamentare” in riferimento alle liste Figc e Uefa, perché il portiere di Torre del Greco è uno dei due calciatori Over 25 cresciuti nel vivaio del Napoli – l’altro è ovviamente Lorenzo Insigne. Quindi, una delle strategie potrebbe essere quella di un rinnovo di contratto per lo slot di secondo portiere e l’acquisto di un titolare dal nome “pesante”. Per noi, questa sarebbe la decisione più saggia, metterebbe d’accordo tutte le esigenze.
Areola (e similari)
In questo senso, il nome che ci sembra più spendibile è quello di Alphonse Areola. L’estremo difensore francese del Psg, negli ultimi giorni, è salito nel power ranking dei possibili eredi di Reina. Intanto, perché si dice sia il preferito di Ancelotti. E poi perché ha il profilo aderente al progetto-Napoli (25 anni, ingaggio non altissimo, alta possibilità di valorizzazione), e uno status contrattuale che agevolerebbe l’affare (contratto in scadenza nel 2019 e poche volontà di rinnovarlo). Ci sarebbe anche il “problema” Buffon, un portiere di livello assoluto che arriverebbe a Parigi e gli toglierebbe automaticamente il posto da titolare certo conquistato solo negli ultimi tempi.
Insomma, un bocconcino prelibato di mercato. Su cui pare aver messo gli occhi anche la Roma – che perderà Alisson, con tutta probabilità al Real Madrid. Nel domino dei portieri, anche l’attuale titolare merengue, Keylor Navas, potrebbe diventare un candidato autorevole. Con Buffon al Psg, Alisson al Madrid e Areola alla Roma, il Napoli potrebbe puntare sul costaricano. Che, giusto per ricordarlo, ha vinto da titolare inamovibile le ultime tre edizioni della Champions League (!). Stanno svanendo le altre possibilità cavalcate lungo il primo tratto di calciomercato: Rui Patricio, Leno e Sirigu rientrerebbero in questa strategia, ma per motivi diversi sembrano sempre più lontani da Napoli.
Il giovane e il santone
La combo “titolare pesante + Sepe” non è l’unica strada possibile, ci sarebbe un’altra possibile accoppiata che prescinde dal portiere di Torre del Greco. E che sarebbe studiata apposta per valorizzare un altro portiere. Parliamo dell’ipotesi Cech, accoppiato a un nuovo portiere di età verde, anzi verdissima. È un’idea non nuovissima nel contenuto, già sperimentata a Napoli cinque anni fa (Reina e Rafael) da Benitez. Accanto al 36enne portiere ceco dell’Arsenal (che sarebbe chiuso da Leno, in arrivo all’Emirates), l’idea potrebbe essere quella dell’hype italiano (Meret) o straniero (Lunin). L’operazione col portiere ucraino sarebbe decisamente meno costosa e più abbordabile, ma per questo anche più azzardata. Per Meret servirebbe una cfra più copiosa ma aumenterebbe la sicurezza dell’investimento, anche solo potenziale.
Cech arriverebbe in prestito, con un ruolo di “santone” o “guida spirituale” che farebbe bene anche all’intero ambiente. Parliamo di un estremo difensore che ha vinto tutto a livello di club, che ha condiviso un’importante esperienza al Chelsea con Ancelotti e che di certo manterrebbe alta la promessa di rendimento dopo il triennio di Reina. Anche questa ipotesi potrebbe essere percorribile. Probabilmente avrebbe delle ripercussioni sulla lista Uefa (in quella FIGC Lunin e/o Meret sarebbero “gratuiti”), quindi tutto andrebbe valutato in base al mercato da fare negli altri reparti della rosa.