L’arrivo di Verdi viene dato ormai per certo, accanto all’attaccante del Bologna si sviluppano trattative in altri ruoli chiave: Repubblica scrive di Leno, Badelj potrebbe essere il post-Jorginho.
La giostra dei nomi
E allora, tutto parte da Simone Verdi. Ieri Carlo Alvino ha annunciato l’arrivo dell’attaccante del Bologna con un tweet, oggi i giornali confermano l’operazione. La Gazzetta dà per fatto l’affare, spiegando che è «la prima di quattro operazioni certe al netto delle cessioni». Il Mattino vede e rilancia, con le cifre che saranno scritte sui contratti: «Verdi ha detto sì. Per lui ci sarà un ricco quinquennale da due milioni di euro, più una serie di bonus legati a presenze e gol. Per il Bologna, 22 milioni di euro più tre di parte variabile e pagamento in due anni, senza contropartite tecniche». Infine, anche una questione di rapporti: «Del resto, non è un caso: Branchini è agente di Verdi e di Ancelotti».
Anche Repubbblica Napoli conferma l’operazione, spiegando però che non c’è ancora la certezza assoluta rispetto al sì del calciatore. Anche perché si legge della “presenza” dell’Inter che potrebbe (ancora) modificare la partita. Il dorso partenopeo del quotidiano scrive di un altro affare in via di definizione, quello per il portiere Bernd Leno: «L’accordo di massima – come svelato anche dall’intermediario Parisi che cura la trattativa – c’è già. Ora bisognerà definire l’intesa col Bayer Leverkusen sulla base di 20-25 milioni di euro».
Infine, il possibile “scambio” per il ruolo di regista: il Corriere dello Sport crive che Jorginho sarà sì ceduto, ma solo dietro pagamento di una cifra ancora più alta: 60 milioni di euro. L’operazione è stata concordata con Ancelotti, che potrebbe avere Badelj come erede dell’italobrasiliano. Secondo Alfredo Pedullà, esperto di mercato di Sportitalia, il centrocampista in via di svincolo dalla Fiorentina avrebbe accettato la proposta triennale del Napoli. Bruciate Milan e Roma.