Il tecnico del Napoli non ha mentito in conferenza stampa: il suo Napoli sarà in continuità con quello di Sarri, difenderà in maniera proattiva.
Preservare una filosofia
Carlo Ancelotti, evidentemente, è un tipo che non mente. Ieri, in conferenza stampa, ha anticipato che il suo Napoli sarà costruito in continuum con quello di Sarri, le sue idee saranno mixate con quelle che già caratterizzano il gioco di questa squadra. Ad ogni allenamento, c’è una conferma in più rispetto a questa teoria.
Questa mattina, per esempio, il primo esercizio ci ha mostrato come il Napoli continuerà a difendersi in maniera proattiva, tenendo il pallone. Il torello organizzato a metà campo, delimitato da quattro mini-porte, era in realtà un gioco attacco contro difesa. Il gruppo di difensori aveva il compito di tenere il pallone, di effettuare scambi veloci, isolando il lato debole e aprendo il campo per un passaggio che ribalta il fronte, quasi sempre rasoterra. Gli attaccanti, invece, attuavano un pressing sistematico, immediato, più intenso rispetto alla seduta di ieri.
Il senso dell’esercizio è abbastanza chiaro: il Napoli si allena in un certo modo, perché terrà il pallone rispettando le indicazioni dell’ultimo triennio, manterrà inalterata la sua filosofia di gioco, gli accorgimenti tattici saranno integrazioni rispetto a nuove situazioni da utilizzare in alternativa.
La partitella
Gli stessi concetti vengono applicati in una partitella a metà campo, undici contro undici. Ancelotti partecipa in prima persona, strilla, chiama il tempo dei passaggi, la difesa costruisce sempre dal basso, utilizza anche il cambio campo. Il tecnico del Napoli interrompe spesso il gioco per spiegare i suoi concetti, per definire nuove situazioni. Gioca anche il nuovo arrivo Vinicius, Hamsik continua a lavorare come regista, spesso “scende” in mezzo ai centrali per aumentare la densità in fase di costruzione. Dopo, qualche pallone verticale i più, sugli esterni nei mezzi spazi e poi sui laterali difensivi in sovrapposizione. Insigne tenta un pallonetto, colpisce una traversa, il pubblico di Dimaro applaude. Poi segna Verdi che oggi festeggia 26 anni.
La seduta finisce con un po’ d’anticipo rispetto ai primi due giorni di ritiro. Un’ora esatta di allenamento, forse per gestire bene i carichi dei primi giorni. Due giorni alla prima amichevole, ma ci sono già indicazioni chiare sul gioco che vedremo, sul Napoli che sarà.