C’era una volta il futbol bailado. Il 7-1 subito dalla Germania ha indotto Tite a sposare la concretezza in difesa senza rinunciare alla fantasia in attacco
Solo Zuber ha segnato al Brasile
Steven Zuber, chi era costui? È l’unico calciatore ad aver segnato un gol al Brasile a questi Mondiali. Complice anche una dormita di Miranda. Brasile-Svizzera partita inaugurale per la formazione allenata da Tite. Seleçao che oggi ha battuto 2-0 il Messico ed è approdato ai quarti di finale. È l’unica formazione, in compagnia dell’Ururguay, ad essere tra le prime otto e ad aver subito un solo gol.
È la nuova formula del Brasile. Il commissario tecnico ha modellato il gioco sulle caratteristiche dei propri giocatori. Primo non prenderle, basandosi anche su una coppia centrale di tutto rispetto – Thiago Silva e Miranda – e un signor frangiflutti come Casemiro che al Real Madrid ha convinto persino Zidane a preferirlo a James Rodriguez. C’era una volta il futbol bailado. Ora c’è il futbol temperato.
Tite ha assortito una squadra europea nella propria metà campo e poi davanti ha lasciato spazio alla fantasia brasileira. Oggi addirittura ha lasciato fuori Marcelo. Ha però schierato un tridente niente male come Neymar, Willian e Gabriel Jesus, con Coutinho sistemato sulla linea di Paulinho e Casemiro che fungono da frangiflutti.
La concretezza
È uno dei Brasile più concreti della storia dei Mondiali. Forse quello del 1994 era più solido di questo, figlio di una Nazionale che non vinceva da 24 anni. Tite non ha dimenticato la semifinale perduta quattro anni fa 7-1 contro la Germania. Il professore – così è soprannominato per la sua laurea in scienze motorie – da tempo ha convertito la Nazionale verdeoro alla concretezza. Il Brasile ha dominato il gruppo sudamericano di qualificazione, mentre l’Argentina di Messi ha conquistato il Mondiale soltanto all’ultima partita. Il Brasile di Neymar ha invece dominato il girone con dodici vittorie, cinque pareggi e una sconfitta subita proprio alla prima giornata (contro il Cile). Da allora, non hanno più perso. E hanno incassato appena undici gol (miglior difesa del gruppo sudamericano) pur avendo segnato più di tutti: quaranta reti in diciotto partite.
Al Mondiale possono consentirsi il lusso di lasciare in panchina uno come Firmino (che oggi è entrato e ha segnato), oltre a Douglas Costa. In panca ci sono calciatori come Taison, oggi Marcelo. Senza dimenticare il difensore centrale Marquinhos e Fernandinho che con ogni probabilità partirà titolare contro il Belgio (se dovesse battere il Giappone) per la squalifica di Casemiro. Sarà un’assenza importante. Siamo certi che Tite non la sottovaluterà. La presunzione sembra non abitare più in casa Brasile.