Higuain «non è più propriamente incedibile». Tutto, però, resta legato all’incerto futuro del Chelsea, diviso tra Conte e Sarri.
Accanto a Sarri (?)
Il racconto è a due dimensioni. Da una parte c’è il caos-Chelsea, spiegato dai media inglesi e anche dal Mattino in edicola oggi. Sostanzialmente: al 2 luglio, Sarri non è ancora l’allenatore del Chelsea. E, secondo la ricostruzione del quotidiano partenopeo, «non sa più cosa pensare» in merito al suo futuro londinese. Contemporaneamente, però, si agitano gli spettri del calciomercato. Sulla Gazzetta di oggi, torna in auge l’affare Higuain-Morata con il club di Abramovich, un’operazione (eventualmente) legata all’approdo di Sarri a Stamford Bridge.
Anche la rosea esordisce con una domanda: «Al Chelsea si decidono o no a varare l’era-Sarri?». Poi, subito dopo, iniziano a raccontare come se questa eventualità fosse praticamente certa, e quindi Higuain-Morata fosse un’operazione possibile. E fa strano leggere di come ci sarebbe «il decisivo assenso di Allegri che ridisegnerebbe volentieri l’attacco con interpreti duttili, uscendo dal vincolo del centravanti-finalizzatore». Praticamente, 90 milioni in due stagioni si sono trasformati in un “vincolo” tattico. Leggiamo ancora: «Higuain è il calciatore più pagato della rosa e resta un punto di forza. Così non sarà mai in vendita, ma non è più propriamente incedibile». È tutto fantastico.
L’operazione
Secondo la Gazzetta, diversi intermediari stanno già lavorando per portare avanti lo scambio. «Fermo restando – scrive la rosea – che i vertici juventini valutano Higuain 60-70 milioni». Nel caso, sarà una trattativa complessa, che però i dirigenti bianconeri vogliono tenere separata da quella per Daniele Rugani. Un altro pallino di Sarri, tra l’altro.
Il discorso sull’ex tecnico del Napoli apre e chiude la ricostruzione della Gazzetta. Sì, perché lo scenario è tutt’altro che chiaro o schiarito. Nel senso: Abramovich deve ancora risolvere la grana-Conte. Leggiamo: «La strategia bianconera, in questa fase, verte soprattutto sulla verifica della partita londinese. Che dipende soprattutto dalla soluzione del caso-Conte. L’allenatore salentino vanta una clausola che in caso di esonero gli garantisce un indennizzo di 11 milioni di euro (20 al lordo per la società). Sinora Abramovich ha optato per il surplace e ha mandato un messaggio indiretto con la causa per danni a proposito della rottura con Diego Costa che determinò la cessione del centravanti all’Atletico Madrid. Schermaglie, chiara prova della ricerca di una transazione.
Anche per questo non emerge il patto stabilito sotto traccia con il Napoli per liberare Maurizio Sarri. Ma il Chelsea non può restare a lungo in questo limbo, ovviamente. E questo la Juve lo sa bene. Ragion per cui quell’andirivieni sul fronte Higuain-Morata non accade per caso».