Un ragionamento sul contratto di Mertens e Callejon, sul mercato in evoluzione e sulle preferenze calcistiche di Carlo Ancelotti.
La forza contrattuale
Mertens e Callejon hanno il contratto in scadenza. O meglio: il loro accordo con il Napoli scadrà nel 2020. Quindi c’è il tempo di una stagione per trattare e chiudere il rinnovo. Altrimenti, la forza di negoziazione del club partenopeo è destinata a calare. Ipotizzare il loro addio oggi vuol dire far riferimento a questa situazione che non può sussistere – soprattutto per com’è conformato il calcio moderno. Inoltre, aggiungiamo noi, parliamo di due calciatori nati nel 1987, quindi alle soglie dei 31 anni. Entrambi festeggeranno il compleanno nella prossima primavera, quindi è realistico pensare che il prossimo possa essere l’ultimo contratto vero della propria carriera.
È un gioco di razionalità: il Napoli potrebbe pensare di innestare una nuova rivoluzione con due calciatori che oggi (forse solo oggi) hanno un certo mercato, e che oggi possono portare qualcosa a bilancio in caso di operazione in uscita. Una possibilità che va considerata, proprio in virtù di questo puzzle di situazioni. Cui manca un tassello importante: il gioco di Carlo Ancelotti.
Un altro esterno, un altro centravanti
La questione-mercato finisce per spostarsi sul campo, per due condizioni di cui abbiamo già parlato sul Napolista: Ancelotti ama un certo tipo di centravanti (classico, non come Mertens) e preferisce giocare con gli esterni d’attacco a piedi invertiti, o comunque per quello slot sceglie calciatori con più qualità nella costruzione del gioco rispetto a Callejon. Insomma, Dries e José Maria potrebbero essere sacrificabili sull’altare del mercato. Anzi, di un mercato che prevedrebbe ulteriori movimenti in attacco. In questo senso, le ultime notizie in merito all’interesse del Parma per Inglese possono essere indicative.
Insomma, siamo nel bel mezzo di un momento di possibile rivoluzione. Il Napoli potrebbe sconvolgere improvvisamente il suo mercato, e la squadra a disposizione di Ancelotti. Da giorni a Dimaro si mormora di questo, i rumors vanno in questa direzione. Per acquistare un centravanti classico, che non per forza dev’essere Cavani (come ricordato oggi anche da Carlo Alvino), serve una sforbiciata degli ingaggi e in attacco. Mertens è tra i calciatori che guadagna di più, Callejon è nella fascia media. Il “sacrificio” di Mertens e Callejon sarebbe una direzione di assoluto realismo, per assecondare le esigenze del mercato e le idee di Ancelotti. Vedremo se i rumors potranno diventare qualcosa di più nelle prossime ore. Di certo la strategia del club c’è. Poi, ovviamente c’è da fare i conti con la realtà e con un calciomercato che fondamentalmente deve ancora partire.