Le prestazioni di Messi e Ronaldo confermano come il gioco moderno possa depotenziare i fuoriclasse, soprattutto nelle partite decisive.
Le prove di Leo e Cristiano
Non ho seguito i mondiali fino agli ottavi. Effetto della mancanza dell’Italia, e conferma che per me il calcio senza il tifo è come una pietanza sciapita. Poi, la presenza in campo di Messi e Ronaldo mi ha attratto. Non era possibile perdersi l’esibizione dei due giocatori considerati unanimemente i più grandi fuoriclasse del mondo, in attività . E così ho assistito, in un noioso sabato, ad Argentina-Francia e a Portogallo-Uruguay. Devo dire che mi è parso di assistere al Crepuscolo degli Dei. Messi, se non fossi stato condizionato dalla sua grande fama, mi sarebbe apparso un giocatore qualunque, svogliato. Che non azzecca mai un dribbling. Che, nell’unica volta che si presenta davanti al portiere, cicca come una mezza calzetta. E Ronaldo, più o meno…
Che cosa è accaduto? Che cosa sta accadendo al calcio? Forse, semplicemente, il calcio è cambiato. Non c’è più spazio per il campione che vince da solo le partite che contano veramente. Che ribalta il risultato con un guizzo. I superfuoriclasse, gli dei del gioco, non sono più in grado di vincere da soli le partite determinanti. Oggi conta la forza fisica. Con gol dalla distanza o in stacco perentorio. Conta l’applicazione in velocità di schemi di gioco, eseguiti ad un tocco, provati e riprovati, mandati a memoria; di inserimenti fulminei negli spazi.
Certamente, per finalizzare devono esserci in campo ottimi giocatori. Come nel caso di Cavani. Che è un calciatore sublime, però è pur sempre colui che concretizza una manovra corale. Che interpreta alla grande un copione già scritto. Per l’asso che prende palla, dribbla tre o quattro avversari e fa goal però non c’è più spazio. Almeno nelle partite decisive.
Il calcio moderno e le squadre modeste
Né Messi né Ronaldo sono riusciti ad essere determinanti come ci si aspettava da loro. Insomma, non sono riusciti a vincere la partita da soli. E ciò, forse, per il semplice motivo che il calcio moderno non lo consente più Neanche agli dei. Anche squadre sostanzialmente modeste esibiscono ragnatele difensive, scientificamente predisposte, che rendono impotenti i geni. E poi assemblano fulminanti schemi corali di contrattacco. Anche a costo di apparire un inguaribile nostalgico, come non ricordare che l’ultimo a saper vincere da solo è stato Maradona ?
Ultima divinità maledetta che, nel gioco più bello del mondo, era capace di determinare anche da solo i risultati. Chissà se Sergio Ramos ha visto Messi contro la Francia. Chissà se ha cambiato la sua grottesca opinione. Se ne convinca. Dopo Maradona, è iniziato il Crepuscolo degli dei.