Secondo quanto riportato dal Sole 24Ore, l’imprenditore cinese ha fallito i negoziati con Rybolovlev e Commisso. Ora Elliott può escutere il pegno e avviare una nuova era.
Mister Li ha perso tutto
La notizia arriva dal sito del Sole 24Ore. Il Milan non appartiene più a Yonghong Li, l’imprenditore cinese non ha trovato accordi con nuovi soci. Pochi minuti fa abbiamo pubblicato il pezzo della Gazzetta che spiegava la situazione, ora definita in favore della famiglia Singer. Secondo quanto riporta il quotidiano di Confindustria, «Mister Li non ha trovato un accordo nemmeno con il magnate russo, Dmitrij Rybolovlev, proprietario del Monaco, dopo che già con l’americano Rocco Commisso erano fallite le trattative. Mr Li ha negoziato a Londra per provare, senza successo, a firmare un preliminare nella notte».
Quindi, ora il Fondo Elliott ha la possibilità di avviare le pratiche per riscattare il club. Anzi, per «escutere il pegno», se vogliamo utilizzare la perfetta terminologia tecnica-economica. Sempre secondo il Sole, i nuovi proprietari dovrebbero rimuovere l’attuale cda e dare il via ad una nuova era. Al tempo stesso, però, Mister Li spera di far valere una clausola inserita nel suo contratto con Elliott in caso di rivendita del club. Lo scrive Sportmediaset: «Secondo questa clausola, Li dovrebbe incassare tutto ciò che Elliott prenderà oltre al valore del debito di 370 milioni di euro. Gli avvocati di entrambe le parti sono al lavoro per fare chiarezza sulla questione». Il Milan è ancora nella bufera, ma intanto c’è una prima certezza: Li Yonghong è praticamente fuori gioco. Un anno dopo aver preso e rivolato il club come un calzino.