La squadra non ha una proprietà reale: Mister Li vorrebbe estinguere il debito con un nuovo socio ed una nuova offerta ad Elliott. Ma il tempo stringe.
L’articolo della Gazzetta
Il nome nuovo del Milan è quello di Dmitri Ryboloblev, magnate russo proprietario del Monaco. Sarebbe lui l’ultima carta nel mazzo di Li Yonghong, proprietario cinese dei rossoneri da qui a poche ore. Sì, perché la Gazzetta dello Sport spiega che Mister Li dovà «costituirsi» presso il Fondo Elliott, a sua volta intenzionato a prendersi il Milan. Leggiamo: «Comunque vada, una cosa è assolutamente chiara: dopo aver violato il covenant (paletto) contrattuale che gli imponeva di restituire entro venerdì scorso i 32 milioni di aumento di capitale prestati dal fondo americano, Li è tecnicamente in default. In pratica, il Milan sta formalmente passando nelle mani di Elliott. Che a quanto pare non intende concedere deroghe e oggi farà scattare la procedura per subentrare alla proprietà cinese e rilevare il club rossonero»
Ne abbiamo scritto ieri, lo ribadiamo oggi: al momento del raduno per la nuova stagione, il Milan non ha una proprietà definita. Ha un allenatore, una squadra e una dirigenza, ma tutte queste entità non sanno a chi rispondere. Perché Ryboloblev e Commisso sono i due “uomini di Li” per cercare di non uscire completamente di scena. Ma la situazione è ben diversa, molto più difficile per l’imprenditore cinese.
Comanda Elliott
Lo spiega ancora la Gazzetta: «La palla, ora, è nei piedi di Paul Singer e suo figlio Gordon (tra l’altro grande appassionato di calcio). Da Elliott in questi mesi hanno sempre sottolineato come non abbiano mai puntato la pistola alla schiena di Li, soprassedendo su altre situazioni in cui il cinese non è stato il ritratto della puntualità, e rendendosi disponibili a sostenere il club, economicamente e davanti alla Uefa. Intendiamoci, non stiamo parlando di una onlus: Elliott ha semplicemente tutelato il proprio investimento, su cui guadagnerà abbondanti interessi, ma questi ragionamenti sono utili per spiegare che questa volta la linea del fondo americano pare essere nel segno del rigore. Tanto che gli avvocati sono già partiti per il Lussemburgo, dove ha sede la Rossoneri Sport Investment Lux–ovvero la controllante del Milan –, ma anche la Project Redblack, la società di controllo di Elliott».
Il Fondo potrebbe decidere di accettare l’offerta di Li Yonghong (e/o del suo nuovo compare, Ryboloblev o Commisso che sia), e rientrare dell’intero debito; oppure escutere il pegno ed entrare in possesso del 99,7% del pacchetto azionario del Milan. Per poi decidere cosa fare. Gli stessi Ryboloblev e Commisso, se davvero fossero interessati al Milan, potrebbero rivolgersi a Elliott un’ora dopo la chiusura dell’operazione. Quindi, tutto dipende dalle strategie della famiglia Singer.