I numeri uno grandi protagonisti di Francia, Croazia e Inghilterra. L’ex Lazio decisivo in negativo. Hazard vero condottiero del Belgio
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I top e i flop dei quarti di finale del Mondiale in Russia
Portieri protagonisti del Mondiale, nel bene e nel male.
Top
Lloris (Francia): è davvero un signor portiere. Deve compiere un solo intervento vero, ma che intervento: un volo plastico con cui toglie dalla porta la palla deviata da Caceres. Un volo che vale quanto un goal.
Subasic (Croazia): para un solo rigore, ma gioca infortunato tutti i supplementari. Fino al momento dell’infortunio non era stato impegnato e da allora si è superato in tre interventi miracolosi: fenomeno.
Hazard (Belgio): leader assoluto di questa squadra. Geniale nell’orchestrare i micidiali contropiedi con cui il Belgio mette alle corde il Brasile, non sbaglia mai una scelta. Nel secondo tempo è decisivo per spezzare il forcing avversario con le sue fantastiche incontenibile in dribbling,
Pickford (Inghilterra): autore di tre paratone per blindare la porta inglese e confermare le ottime impressioni destate già contro la Colombia. Saracinesca inglese, Mondiale da assoluto protagonista
Flop
Muslera (Uruguay): portiere condominiale. Troppo grave l’errore sul tiro di Griezmann che regala il 2-0 alla Francia. Lo avrebbe parato anche mio nonno. Dopo questa papera, l’Uruguay perde ogni speranza.
Fernandinho (Brasile): lontano parente del giocatore ammirato nell’ultima Champions League e nel campionato inglese nel Manchester City. È autore di una goffa autorete. Doveva essere lo schermo davanti alla difesa ed è praticamente nullo. Continui e costanti sono gli sfondamenti centrali da parte del Belgio.
Krafth (Svezia): anello debole della difesa svedese. A sinistra l’Inghilterra sfonda quasi ad ogni occasione. Si perde pure Alli nella diagonale del raddoppio inglese. Davvero male.