Vantaggio immediato del centrocampista brasiliano, raddoppio con Inglese servito da Hysaj. Il Napoli è parso già vicino alle idee del nuovo allenatore.
Il gol, subito
Non c’è nemmeno il tempo di capire le squadre in campo, che Napoli-Carpi è già sul risultato di 1-0. Segna Allan, gran diagonale alla destra del portiere, dopo un’azione sviluppata in verticale, su Insigne venuto a giocare all’interno della trequarti. Sono passati pochi secondi dall’inizio della partita, e il Napoli di Ancelotti ha già imposto sé stesso, il suo modo di intendere il calcio. Te ne accorgi pochi secondi dopo, quando Ounas lascia la posizione esterna e viene servito nello spazio, sempre in verticale. Dribbling, conclusione deviata in angolo.
È un altro calcio, il Napoli tiene ancora il pallone tra i piedi ma gioca diversamente, perché ragiona diversamente. Esplora altri sentieri, non sale passando per il playmaker ma cerca la ricezione dei calciatori offensivi che stringono, e intanto allargano il campo per i terzini mentre le mezzali restano in copertura. Quando il sistema si accende, è un bello spettacolo. La sensazione difensiva è che il Napoli di Ancelotti soffra in occasione delle transizioni, quando si ritrova a difendere in situazione di inferiorità numerica. Contro il Carpi, il gap tecnico evidente permette di limitare i danni.
Accelerare e controllare
La partita scorre con relativa tranquillità, il Napoli gestisce e accelera poco, ma pressa altissimo e con buoni automatismi. All’alba del 24esimo minuto, un recupero palla di Diawara attiva Insigne in verticale. Tiro debole, ma è una buona soluzione. Insigne è il protagonista dell’occasione successiva, dieci minuti dopo: dopo uno scambio di buona qualità con Inglese, Lorenzo scatta sulla sinistra e trova Fabian a centro area, a rimorchio. Tiro a botta sicura, deviazione di un difensore del Carpi, corner.
È il momento in cui il Napoli accelera, e il gol è solo questione di minuti: gioco a due sulla destra Ounas-Hysaj, pallone al centro arpionato e scaraventato in rete da Roberto Inglese. Più che il (bel) movimento dell’ex centravanti del Chievo, va sottolineato il meccanismo dell’isolamento sul lato debole, che ha portato laterale offensivo e terzino a giocarsi il due contro uno. A creare i presupposti del gol. Il primo tempo finisce con il primo tiro in porta del Carpi e un’occasione di Diawara: Jelenic impegna Karnezis a terra sugli sviluppi di calcio piazzato, il regista azzurro tira fuori da ottima posizione sull’ennesimo pallone dall’esterno, stavolta arrivato da destra. Napoli-Carpi finisce 2-0 al 45esimo, la squadra di Ancelotti chiude con un doppio vantaggio meritato. In questa frase c’è tutto, c’è la cronaca, c’è il tabellino e c’è l’analisi tattica.